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    IL MINZO DEL CONTENDERE - TIZIANA FERRARIO DÀ IN ESCANDESCENZA CONTRO PIGI BATTISTA CHE S’È SORPRESO PER IL RINVIO A GIUDIZIO DI MINZOLINI, REO DI “DIREZIONE NON PLURALISTA”


     
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    Lettera di Tiziana Ferrario al "Corriere della Sera"

    Napolitamo saluta Liliana FerrarioNapolitamo saluta Liliana Ferrario

    Pierluigi Battista si duole, sul Corriere della di ieri, dell'intervento del Giudice penale Sera nei confronti di Augusto Minzolini, rinviato a giudizio per abuso d'ufficio in seguito a una mia denuncia. Secondo Battista da questa vicenda, che mi è costata più di tre anni di ingiusto allontanamento dal lavoro, uscirei come beneficiaria di un trattamento privilegiato.

    Minzolini intervistatoMinzolini intervistato

    Se si fosse meglio informato, magari anche telefonandomi e chiedendomi gli atti giudiziari, Battista avrebbe potuto constatare che la decisione del Giudice penale è stata preceduta da due pronunce del Tribunale del Lavoro che hanno accertato non solo la mia messa al bando per volontà di Minzolini, ma anche la finalità punitiva, ritorsiva e discriminatoria da lui perseguita nei miei confronti, perché mi sono opposta all'asservimento del Tg1 ai voleri di Silvio Berlusconi.

    La mancanza di pluralismo della direzione Minzolini del resto è stata più volte sanzionata dall'Agcom, multe di oltre 300 mila euro pagate con soldi pubblici. Il Tribunale del Lavoro ha anche ordinato di farmi lavorare con le mansioni da me in precedenza svolte (non solo conduttrice del Tg1, ma anche inviata speciale per i grandi eventi di politica internazionale) o con altre equivalenti.

    Pierluigi BattistaPierluigi Battista

    È stato cioè riconosciuto il mio diritto al lavoro, sancito non solo dallo Statuto dei Lavoratori, ma anche dai Trattati europei. In tutte le democrazie cui Battista fa riferimento, agli ordini del Giudice si dà normalmente esecuzione. Minzolini se n'è fatto beffe.

    Non ho avuto altra scelta che denunciarlo in sede penale, perché i direttori dei telegiornali Rai hanno particolari doveri come incaricati di assicurare al pubblico un'informazione corretta e imparziale e non possono usare dei loro poteri per finalità ingiustamente punitive. Nella normalità il direttore di un giornale, secondo la legge professionale, dovrebbe garantire e difendere la libertà dei suoi redattori, rispettandone la professionalità. Tiziana Ferrario

    Risposta di Pierluigi Battista
    Va bene, vedremo se un Tribunale stabilirà se è un reato non andare sempre in video, dopo qualche lustro, alle 20.
    P. Bat.

     

     

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