Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
orsini bianca berlinguer
Non c'è accordo sulle linee guida della commissione di Vigilanza Rai sugli ospiti delle trasmissioni informative del servizio pubblico. Ma il cerchio si stringe intorno al M5S, l'unico partito della maggioranza a respingere la mediazione proposta ieri nell'ufficio dei capigruppo dal presidente Alberto Barachini.
Ieri la commissaria grillina Sabrina Ricciardi ha espresso un «fermo no» alla nuova bozza, i cui punti o «rasentano l'ingerenza della politica» nell'informazione o «appaiono ampiamente scontati». A questo punto però dovrà essere il M5S a presentare, la prossima settimana, una propria proposta. Un impegno che costringe il Movimento, guidato da Giuseppe Conte, a uscire allo scoperto.
CARLO FUORTES
Intanto, oggi, l'amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, che ieri a Torino si è visto approvare all'unanimità dal consiglio di amministrazione il bilancio 2021, in pareggio, sarà audito dal Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica).
Un passaggio invocato dopo le polemiche sorte sul programma di RaiTre #CartaBianca, condotto da Bianca Berlinguer. In particolare su alcuni ospiti, come il professore Alessandro Orsini o la giornalista del ministero della Difesa russo, Nadana Fridriksson, descritti da più parti come «megafoni» della propaganda russa.
bianca berlinguer
Il Comitato, guidato da Adolfo Urso, di certo metterà in guardia Fuortes circa i rischi di ospitare operazioni di disinformazione, segnalati dai servizi dell'intelligence , precedentemente auditi. Nessuna censura su specifici programmi o ospiti, si precisa.
Ma potrebbe un caveat generico mettere l'ad nelle condizioni di evitare che la tv pubblica possa farsi strumento involontario di disinformazione?
E se invece le indicazioni fossero più precise, potrebbe l'ad esimersi dal metterle in pratica, chiudendo la porta a certe ospitate televisive?
carlo fuortes foto di bacco
La questione non è banale, visto che è ancora in corso il confronto sul modello di talk show che Fuortes ha avviato in Vigilanza.
La prossima settimana dovrebbe tenersi il chiarimento con Bianca Berlinguer, che è partito proprio dalle critiche dell'ad sui talk e sarebbe approdato a dubbi sulla permanenza di #CartaBianca, nel format attuale, nel palinsesto autunnale. Dalla sua, Berlinguer ha la solidarietà dei partiti, tranne il Pd. Che però precisa di non avere nulla contro la conduttrice ma di ritenere importante la riformulazione dei modelli.
michele anzaldi 2
Per questo appartiene al Pd, in Vigilanza, in particolare alla capogruppo Valeria Fedeli, il passaggio della risoluzione che recita: «La logica dell'infotainment e il format del talk show non possono essere lo standard del dibattito del servizio pubblico, tantomeno su argomenti sensibili e drammatici come quelli della guerra». Ma anche il richiamo esplicito alla risoluzione Ue sulla disinformazione del marzo scorso. A convincere il M5S, non è bastata l'ammissione di ospiti a pagamento «in casi eccezionali». E nemmeno aver inserito la creazione di un "osservatorio" sulle fake news e momenti formativi sulla scorta delle «migliori best practice di settore», a partire da quelle della Bbc. Decisa è rimasta l'opposizione di Daniela Santanchè (FdI). Mentre Michele Anzaldi (Iv) ha strappato un preciso richiamo sullo strapotere degli agenti tv.
NADANA FRIDRIKHSON BIANCA BERLINGUER
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