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Momenti di tensione in Aula alla Camera durante l’informativa di Danilo Toninelli sul crollo del ponte. In un passaggio del suo intervento, il ministro alle Infrastrutture ha ribadito di aver subito “pressioni, interne ed esterne”. Subito dopo, i deputati di Forza Italia (con, tra gli altri, Francesco Paolo Sisto e Vittorio Sgarbi di Forza Italia ed Ettore Rosato e Andrea Orlando del Pd) hanno chiesto al ministro di “fare i nomi” di chi gli ha fatto pressioni e di inviare “il resoconto del verbale dell’Aula” alla magistratura. Il presidente Roberto Fico ha spiegato che i “verbali sono pubblici”, ma a quel punto è scattata la polemica con le opposizioni che hanno insistito sulla richiesta rivolta a Toninelli di rivelare i nomi.
IL MOMENTO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI A GENOVA 1
2. AUTOSTRADE NON RICOSTRUIRA’
«Non sarà Autostrade per l'Italia a ricostruire il Ponte Morandi a Genova, il governo è compatto. La ricostruzione sarà affidata a un soggetto pubblico, ma a pagare i costi sarà la società concessionaria Aspi». Lo ha detto in Aula alla Camera il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, aggiungendo che «l'integrale finanziamento dell'opera da parte della Società concessionaria rappresenta solo una minima parte del risarcimento dovuto e non ha nulla a che vedere con la procedura di decadenza dalla concessione». «Sulla ricostruzione del ponte dovrà esserci il sigillo dello Stato», ha poi ribadito.
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«Tutte le persone sfollate - ha assicurato il ministro M5S - riceveranno una sistemazione entro 3 mesi». «Il totale del numero dei nuclei sfollati - ha spiegato - è oggi di 255 famiglie, per un totale di 566 persone» e «gli alloggi pubblici messi a disposizione dei nuclei familiari sono ad oggi 170, di cui 88 alloggi sono stati già assegnati o opzionati». «Nei due consigli dei ministri svoltisi a Genova nei giorni immediatamente successivi all'avvenimento sono stati stanziati risorse complessive per 33.470.000 euro per l'attuazione dei primi interventi».
ponte morandi genova
«Nonostante le pressioni, interne ed esterne, che abbiamo subito, abbiamo messo a disposizione della collettività atti che tanti cittadini nel corso degli anni hanno richiesto all'Amministrazione, vedendosi sempre sbattere portoni in faccia», ha detto Toninelli, circa la pubblicazione «sul sito web del Ministero delle Infrastrutture tutti i contratti di concessione delle autostrade e tutti i relativi allegati». «D'ora in avanti tutti i concessionari, pubblici o privati che siano -ha annunciato - saranno vincolati a reinvestire gran parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione e dovranno comprendere che l'infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico del Paese».
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«Le responsabilità penali dovranno essere accertate dalla Magistratura alla quale va la nostra piena fiducia e il nostro pieno sostegno». «In merito alle responsabilità politiche il nostro compito non sarà solo quello di denunciarle ma anzitutto quello di porvi rimedio, come abbiamo fatto dal primo momento».
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