Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”
panella girardi
Sta scatenando il finimondo la vicenda della bambina marocchina di 8 anni di Minerbe, comune di 4 mila abitanti nella Bassa Veronese, alla quale - secondo le ricostruzioni della stampa - il 29 marzo i responsabili della mensa scolastica hanno servito solo una scatoletta di tonno e un pacchetto di cracker perché papà e mamma non erano in regola coi pagamenti. I Dem, dato che il sindaco di Minerbe, pur essendo stato eletto in una lista civica, è un leghista, non si sono lasciati sfuggire l' occasione di strumentalizzare il caso, che è diventato ancora più invitante dopo che il calciatore dell' Inter Antonio Candreva ha fatto da cassa di risonanza offrendosi con generosità di saldare fino alla fine dell' anno non solo i costi della mensa della piccola nordafricana, ma di tutti i figli dei genitori italiani e stranieri nelle stesse condizioni.
girardi
Degli attacchi dei Democratici daremo conto in seguito. Prima i fatti. E il primo, come ha spiegato a Libero il sindaco di Minerbe, Andrea Girardi, è che oltre al tonno e ai cracker alla bambina erano state servite anche frutta e verdura. «Ci mancherebbe, perché non avremmo dovuto dargliele?» ci ha detto il sindaco. «In quella scuola funziona così: abbiamo i buoni pasto automatici, i genitori hanno un' applicazione sul telefono attraverso la quale pagano la mensa. Dopo due casi di morosità da parte della stessa famiglia» ha continuato Girardi «la ditta che serve i pasti ne somministra uno in meno: quando portano la pasta o la carne rimane sempre qualche porzione in più e la diamo anche ai figli dei genitori che non sono in regola. Quel giorno però c' era la pizza a tranci e non ne erano avanzati. Aiutiamo tutti, però la priorità va a chi paga».
I COSTI Alle famiglie degli alunni di Minerbe il singolo pasto costa 4 euro e 40 centesimi. I genitori dell' incolpevole bambina usufruivano già dello sconto del 50 per cento. «Sappiamo che il momento per tanti è difficile», ha aggiunto il sindaco.
«Che ci diano quello che possono, ma non può passare la logica che tutti devono avere tutto senza dare nulla in cambio. Non è giusto nei confronti degli altri. Abbiamo scelto di dire no all' assistenzialismo a tutti i costi e di adottare il principio della sussidiarietà. Voglio sottolineare» ha concluso Girardi «che durante l' anno siamo arrivati a una trentina di famiglie insolventi su duecento, e che i casi in cui sono stati serviti pasti alternativi sono stati al massimo tre. Ai genitori di questa bambina, che non hanno mai fatto richiesta di una casa popolare, abbiamo proposto più volte dei progetti lavorativi ma non hanno risposto. Certi politici hanno voluto sollevare un polverone ad arte».
TIZIANA PANELLA
ATTACCHI DEM Ed ecco gli attacchi della Sinistra. «Mai più un bambino potrà essere umiliato, mai più una cattiva amministrazione potrà privarlo del pasto perché i genitori non possono pagare» ha dichiarato il deputato del Pd Alessia Rotta. Il pasto, come abbiamo detto, non è stato affatto negato. In una mozione presentata ieri alla Camera, la Dem ha chiesto l' istituzione da parte del ministero dell' Istruzione di un fondo «per garantire l' accesso al servizio mensa a tutti gli alunni incapienti».
Secondo la renziana Alessandra Moretti, consigliere veneto del Pd, «scaricare su una bambina le eventuali colpe dei genitori è disgustoso, l' ennesima prova di forza, discriminatoria, su più deboli di cui può vantarsi la Lega». Anche l' ex presidente del Senato Pietro Grasso si è accanito contro i salviniani. Al coro si sono uniti i senatori e i deputati della Commissione cultura del Movimento Cinque Stelle: «Al sindaco di Minerbe ricordiamo che questo è il governo che ha varato il reddito e la pensione di cittadinanza e misure a supporto dei più deboli. Dal momento che come esponente della Lega sostiene l' esecutivo dovrebbe comportarsi in modo coerente». Ma le palate di fango il sindaco le rispedisce al mittente.
tiziana panella