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    “DE ROSSI NON RIESCE A VINCERE UNA PARTITA CHE SIA UNA E SI MORMORA DI ESONERO” – TONY DAMASCELLI INFILZA LA NOUVELLE VAGUE DI ALLENATORI - “LA JUVENTUS È SENZA GIOCO, MOTTA FA ESPERIMENTI, IL TONO MOLLE E L’ASPETTO TASSIDERMICO DELLE SUE INTERVISTE È UGUALE A QUELLO DELLA SQUADRA IN CAMPO” – PAOLO CONDO’: “INZAGHI HA PRATICATO IL RICHIESTO TURNOVER, MA COSÌ FACENDO HA SOTTRATTO ANIMA ALL’INTER, CHE A MONZA HA GIOCHICCHIATO A LUNGO E ALLA FINE…”


     
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    Tony Damascelli per il Giornale

     

     

    daniele de rossi daniele de rossi

    Il Napoli vince nel saloon di Cagliari e si sistema primo in classifica, la squadra è ormai contiana, il salentino ha offerto la solita esaltata euforia ad ogni gol, cambiando i

    datori di lavoro la sua sceneggiata è identica. Sabato, Conte va a Torino

    nell’antica casa juventina. Lo aspettano con affetto e si preannuncia un’altra

    bella pagina di sport.

     

    Basta poco per cambiare idea: l’Inter pareggia con affanno a Monza per l’eccessiva prudenza di Inzaghi che cambia troppi uomini in corsa pensando

    al City, la Juventus di Motta ha addirittura fatto rimpiangere quella di

    Allegri, Kean e Iling Junior, appena abbandonata la Continassa, si sono messi a

    segnare gol, il Milan di Fonseca ha riscoperto la coppia Theo-Leao da bulli

    a idoli nel breve spazio di una settimana, il bel Torino-Toro di Vanoli ha

    finito i sogni di primato e rischiato la figuraccia,come avrebbe largamente

    meritato, contro il Lecce, la Roma di De Rossi, pure espulso, non riesce a

    vincere una partita che sia una e si mormora di esonero, l’Atalanta si è

    ripresa con la Fiorentina grazie all’ex esodato Lookman

     

    thiago motta thiago motta

    (…)

    Le nostre squadre di Champions non sembrano la pubblicità della salute, desta preoccupazione la Juventus che è un mercante in fiera, senza sponsor, senza gioco, senza anima, Thiago Motta fa esperimenti, il tono molle e l’aspetto tassidermico delle sue interviste è uguale a quello della squadra in campo, in cinque giorni, tra Psv Eindhoven e Napoli, l’allenatore si gioca la reputazione mentre la sua ex squadra, il Bologna, deve vivere soltanto di memorie avendo perso gli uomini più importanti, daCalafiori a Zirkzee.

     

    IL VANTAGGIO DI CONTE COMINCIA PROPRIO ADESSO

    Paolo Condò per la Repubblica - Estratti

     

    thiago motta thiago motta

    Il vantaggio del Napoli comincia adesso, e non è soltanto quel punticino di margine su Inter, Juve (e Torino) in attesa che l’Udinese si giochi stasera a Parma la sua chance di primato. Il vantaggio del Napoli comincia adesso perché è da questa settimana che la Champions riempirà di tossine le sue rivali, mentre Conte ha già affisso alla bacheca di Castelvolturno la tabella di lavoro lunedì-domenica. La Juve in panne di Empoli avrebbe bisogno di accelerare con l’esercizio la fusione tattica dei nuovi acquisti, e invece oggi “scarica” perché domani affronta il Psv.

     

    In vista di Manchester Inzaghi ha praticato il richiesto turnover, ma così facendo ha sottratto anima all’Inter, che a Monza ha giochicchiato a lungo come se il gol dovesse piovere dal cielo, e alla fine s’è dovuta spremere muscoli e polmoni per salvare almeno il pareggio. Per il Napoli invece il programma odierno sarà “bagni e massaggi” o qualcosa del genere, e il match di sabato a casa Juve ci darà una prima idea — minima, siamo ancora a settembre — di quanto conterà il suo risparmio energetico.

     

    Nel frattempo Conte è andato in testa alla classifica meno di un mese dopo aver chiesto scusa ai tifosi per la magra di Verona: ha ottenuto tanto da De Laurentiis in sede di mercato, a partire da un Lukaku che sta facendo più da portaerei che da runner, ed è prezioso anche così. Ma Conte è Conte: da Di Lorenzo a Lobotka, da Rrahmani a Kvara, il salto in alto rispetto al rendimento dell’anno scorso è spettacolare.

    thiago motta thiago motta

     

    Questa quarta giornata era importante per le cinque big rimaste intrappolate nel lato destro della classifica: tre club da Champions (Atalanta, Milan e Bologna), uno da Europa League (Roma) e la rappresentante di Conference (Fiorentina). Mentre Milan e Atalanta hanno dato un deciso scrollone, Bologna, Roma e Fiorentina stazionano ora appaiate alla miserabile quota di 3 punti.

     

    (...)

     

    Capitolo Roma: alla fine De Rossi si trova a disposizione molte opzioni di qualità, e la scelta di ieri (3-5-2 ultra-offensivo con El Shaarawy e Saelemaekers a tutta fascia) ha prodotto un primo tempo convincente che ha avuto anche il merito di sbloccare Dovbyk.

    Incomprensibile, quindi, quel progressivo tirare i remi in barca nella ripresa: un mourinhismo perfezionato dall’espulsione a pochi istanti dalla fine, e concluso col patatrac. Non ha chiesto De Rossi di rinculare così, ma è lui a dover evitare che accada.

     

    La Fiorentina davanti è viva, e Kean conferma che questa potrebbe davvero essere la sua stagione; ma ciò che manca dietro fa da tela di Penelope del lavoro offensivo.

    simone inzaghi antonio conte simone inzaghi antonio conte

     

    Sono ripartite Milan e Atalanta, dunque. Il Milan ha disposto in scioltezza di un Venezia di ombre, ed è chiaro che nel trittico disegnato con Liverpool e Inter il 95 per cento resta da fare. Però Theo e Leao sono entrati con l’impeto visto quindici giorni fa all’Olimpico, e come allora ci hanno messo un minuto per scoperchiare la difesa avversaria: il che significa che l’avviso mandato loro da Fonseca con la panchina di Roma ha prodotto il migliore degli effetti, e a prescindere da rapporti interni che andranno ancora monitorati questo è un successo dell’allenatore.

     

    L’Atalanta, infine. Il prequel di agosto era vissuto sul sogno di recuperare sia Koopmeiners che Lookman. È riuscita soltanto la seconda operazione, ma ieri si è visto che la verve del nigeriano continua a essere un fattore.

     

    Gasperini ha altri pezzi pregiati da inserire nel mosaico, da Zaniolo a Samardzic, e intanto ha trovato in Retegui il miglior colpitore di testa del torneo. Giovedì con l’Arsenal una sfida che segnerà una generazione di bergamaschi.

    simone inzaghi simone inzaghi

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