Lorenzo d' Albergo per “la Repubblica - Edizione Roma”
Prima la frenata, poi la retromarcia. Ora la tentazione di replicare il modello Juventus. La Roma dei Friedkin si allontana sempre di più da Tor di Valle e dal mastodontico progetto voluto dall' ex presidente James Pallotta.
ROMA STADIO TOR DI VALLE
Lo stadio da 52.500 posti in riva al Tevere, le sette palazzine di uffici e gli investimenti per le opere pubbliche: il miliardo di euro necessario a portare a termine l' operazione, un iter in piedi ormai da quasi 9 anni e mai arrivato a dama, al momento non c' è. La scommessa sui terreni ( per ora pignorati) di Tor di Valle non stuzzica davvero nessuno. Nemmeno JP Morgan.
padre e figlio friedkin foto mezzelani gmt052
La banca statunitense, il sesto istituto di credito più importante a livello globale, in un incontro informale con i vertici della Roma texana ha sconsigliato decisamente l' impresa. Troppi i rischi in una fase pandemica. Il futuro, poi, è un grosso punto interrogativo: il mondo del lavoro punta sullo smart working, ha davvero senso investire in un business park? Lo scenario internazionale suggerirebbe di mollare.
Ora c' è una voce ( autorevole) in più a esprimere dubbi. JP Morgan è la stessa banca che in veste di advisor finanziario ha accompagnato Dan e Ryan Friedkin, ieri all' Olimpico per il 3-0 dei giallorossi contro il Parma, nella due diligence per l' acquisto del club.
TOR DI VALLE
I due texani nel frattempo continuano a guardarsi attorno: il Flaminio e i terreni dei Caltagirone, tra Tor Vergata e Fiumicino. La prima soluzione intriga: costerebbe circa un terzo rispetto allo sforzo previsto per Tor di Valle. Così da Roma guarda a Torino, in casa Juventus: prima di realizzare lo Stadium sulle spoglie del Delle Alpi, i bianconeri hanno ottenuto una concessione a 99 anni del diritto di superficie dei terreni su cui sorge l' impianto da parte del Comune.
tribune tor di valle
Un accordo da ripetere nella capitale ( magari con la prossima amministrazione) provando a infilarsi nell' operazione di riqualificazione gestita da Cassa depositi e prestiti che coinvolge tutta l' area compresa tra il Flaminio, l' Olimpico e gli ex stabilimenti militari di via Guido Reni. Il decreto Semplificazione consentirebbe di prendere e rimettere mano all' impianto disegnato da Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960, con l' idea di realizzare dei parcheggi sotto lo stadio ( con tutti i rischi che comporta scavare a Roma, a due passi dal centro storico) e realizzare parte delle cubature commerciali nelle ex caserme.
friedkin
Le alternative sono quelle riconducibili ai Caltagirone. Tor Vergata, area in cui la Regione vuole portare la metro A e per la quale il governo ha appena stanziato 25 milioni. Una somma che serve a risolvere la vecchia convenzione tra l' università e lo stesso gruppo Caltagirone, per poi consegnare i terreni che oggi ospitano lo scheletro delle Vele di Calatrava al Demanio.
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Altrimenti c' è Fiumicino, area già munita di autostrada. La Roma di Pallotta l' aveva sondata come piano B a fronte degli anni di ritardo accumulati dal Campidoglio grillino su Tor di Valle.
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