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    GIUSTIZIA ROTTA – UNA COLF PERUVIANA A PROCESSO PER DIRETTISSIMA CON LE VERTEBRE ROTTE: ERA STATA ARRESTATA DOMENICA PER RESISTENZA E LESIONI E AVEVA TENTATO LA FUGA DAL COMMISSARIATO LANCIANDOSI DALLA FINESTRA DEL COMMISSARIATO - SECONDO LA POLIZIA ERA UBRIACA, AGGRESSIVA E VIOLENTA. E NONOSTANTE LE SUE CONDIZIONI FISICHE E PSICOLOGICHE È STATA PORTATA ALL’UDIENZA…


     
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    Sarah Martinenghi per www.repubblica.it

    commissariato via tirreno torin o commissariato via tirreno torin o

     

    Voleva tornare a casa, dalla figlia, voleva parlare con lei e l'avrebbe chiesto per ore. Voleva disperatamente scappare da lì. E allora appena ha potuto. ha provato a farlo saltando da una finestra.

     

    E' così che si sarebbe rotta due vertebre la colf peruviana di 53 anni portata all'udienza per direttissima martedì, nonostante le sue condizioni fisiche e psicologiche fossero di estrema sofferenza. Così tanto da non reggersi in piedi e da costringere il giudice a chiamare immediatamente un'ambulanza.

     

    Il suo arresto, in cui era accusata di resistenza e lesioni per aver dato un calcio a un agente, non era stato considerato legittimo e la donna era stata liberata. Nel contempo però il tribunale ha inviato gli atti in procura per far luce su cosa le fosse accaduto e chiarire come mai fosse in quelle condizioni.

     

    ospedale martini torino ospedale martini torino

    Il pm Fabiola D'Errico ha ascoltato la testimonianza della donna sabato mattina. L'ha fatto recandosi da lei, data la situazione di immobilità a cui è costretta: per tre mesi la colf dovrà portare un busto e al momento si trova bloccata a letto. Nel frattempo sono anche stati acquisiti i video delle camere di sicurezza di via Tirreno per trovare riscontro alle sue dichiarazioni.

     

    Le indagini puntano ad accertare se vi siano delle responsabilità, ma sono tanti gli aspetti da verificare. Dalle fasi concitate dell'arresto, domenica all'ora di pranzo, alle difficoltà nell'identificazione della donna che inizialmente rifiutava di farlo, come sia stato possibile l'incidente della finestra, avvenuto la domenica pomeriggio nelle camere di sicurezza (era stata portata in quelle di via Tirreno) e poi la parte di assistenza che le è stata riservata, soprattutto dopo che era stato accertato dai medici che si era fratturata due vertebre.

    commissariato san paolo a torino commissariato san paolo a torino

     

    La figlia non è stata avvisata dell'arresto, se non quando le è stato chiesto di portare il busto per la madre: lei l'aveva cercato ma non l'aveva trovato. Ma dalla cartella clinica risulterebbe chiara l'indicazione che la donna non poteva stare in piedi senza quel sostegno.

     

    Il lunedì ha trascorso la giornata tra ospedale e altri uffici per essere identificata. La notte è stata passata al commissariato San Paolo, per poi essere portata il giorno dopo al Palagiustizia per l'udienza di convalida del suo arresto.

    donna si lancia dalla finestra donna si lancia dalla finestra

     

    Una situazione che ha lasciato di stucco il giudice, le avvocatesse Ornella Fiore ed Eleonora Celoria che assistono la colf, la stessa procura che ora intende chiarire ogni passaggio. "Sicuramente lei era in una situazione di fragilità psicologica evidente già quando sono arrivati gli agenti in corso Trapani, ma tutto quello che è successo fino al momento dell'udienza in quelle condizioni appare davvero sconcertante" spiega l'avvocato Fiore.

     

    A chiamare la polizia era stato un passante che aveva cercato di bloccare la donna che era in stato confusionale e sembrava volersi buttare sotto le auto. Secondo la polizia era ubriaca, aggressiva e violenta. Aveva anche dei precedenti per resistenza: in pochi minuti l'avevano riarrestata per lo stesso motivo.

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