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    TORNA A CASA… PAOLINO – BONAIUTI NON VUOLE INTERMEDIARI CON BERLUSCONI: “IL CAV MI HA FATTO GLI AUGURI PER IL MIO COMPLEANNO. E MI HA FATTO PIACERE” – IL RITORNO IN FORZA ITALIA “NON E’ UN GIOCO ESTIVO”. LE BADANTI DI PALAZZO GRAZIOLI  (ROSSI E PASCALE) LO AVEVANO SFRATTATO E IL PORTAVOCE DEL BANANA S’ERA TRASFERITO DA ANGELINO


     
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    Paola Di Caro per il Corriere della Sera

     

    I rumor lo vorrebbero di ritorno a casa. Di nuovo vicino a quel leader con il quale ha vissuto fianco a fianco, quasi giorno e notte, per 18 anni. E con il quale tutto finì nella tarda primavera del 2014, dopo settimane di gelo e un doloroso addio a villa San Martino tra accuse reciproche e reciproci rimpianti.

    BONAIUTI BERLUSCONI BONAIUTI BERLUSCONI

     

    Sarebbe un bel finale per una lunga storia, intensa e mai del tutto spezzata, quello del rientro in Forza Italia di Paolo Bonaiuti, storico portavoce e collaboratore di Silvio Berlusconi dal 1996 al 2014, quando passò nell' allora gruppo dell' Ncd dove quasi silenziosamente e senza mai una polemica è rimasto da tre anni. Ma è ancora presto per prendere in mano la penna.

     

    Lo spiega lui stesso in una nota, per mettere un freno ad eventuali ricostruzioni ed ipotesi su un suo imminente passaggio dalla maggioranza a FI, diretto o attraverso quella sorta di camera di compensazione che sarebbe un partito centrista da affiancare agli azzurri. «La verità - spiega Bonaiuti - è che con Berlusconi ci siamo sentiti qualche giorno fa, il giorno del mio compleanno (il 7 luglio, ndr ) e i suoi auguri mi hanno fatto molto piacere, come è facile pensare da parte di tutti quelli che hanno seguito per 18 lunghi anni le vicende di FI». E però, continua il senatore «un rapporto personale del genere non può entrare nel gioco estivo delle affermazioni e delle smentite».

    PAOLO BONAIUTI PAOLO BONAIUTI

     

    Insomma, se ricongiungimento sarà - sembra di capire - sarà per rapporto diretto tra i due, per una sorta di ripresa di una relazione lavorativa e umana assieme che finì male e lasciò entrambi addolorati. Senza intermediari. E si capisce che la lontananza di questi anni, politicamente, non sarebbe certo incolmabile.

     

    Anzi. Bonaiuti - da quando se ne andò da FI sostanzialmente perché privato di quel ruolo di portavoce e fedelissimo collaboratore del leader che venne via via occupato da quello che fu definito «il cerchio magico» - non ha mai parlato del suo rapporto con Berlusconi, né delle vicende del suo ex partito o dei suoi ex colleghi azzurri. Con i quali peraltro ha sempre mantenuto un rapporto di amicizia e vicinanza, lui che li conosceva tutti, che ne seguiva vite e vicende dalla sedia, non sempre comoda, accanto a quella di Berlusconi, dalla quale spesso faceva partire calcetti di avvertimento alle caviglie del leader per frenarne l' irruenza e attutirne le gaffe.

    maria rosaria rossi con francesca pascale maria rosaria rossi con francesca pascale

     

    Anche nel gruppo centrista Bonaiuti ha mantenuto una sua autonomia (recentemente ha votato contro alcuni passaggi del processo penale e del codice antimafia, sulla linea dell' ex ministro Costa) e non ha avuto ruoli di potere o visibilità. Ma quel che conta di più per un possibile ritorno a casa resta il suo rapporto con Berlusconi. Che in questi anni non si è interrotto: i due si sono sentiti manifestandosi il reciproco affetto in momenti difficili, come quando Berlusconi fu operato al cuore, così come in occasioni più felici, come per l' assoluzione nel processo Ruby.

     

    Cosa si siano detti, se abbiano prospettato un nuovo inizio, è impossibile saperlo. Ma che una decisione spetti a loro due, e a loro due soli, guardando agli anni passati e alla scena futura, è una certezza.

     

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