1 - L'EUROPA BLINDA LE FESTE: DA AMSTERDAM A LONDRA TORNA L'INCUBO LOCKDOWN
AnCu. per “il Giornale”
mark rutte in bicicletta
Rutte chiude da oggi, BoJo valuta la stretta dopo Natale. Parigi annulla il Capodanno
L'Europa ora ha paura. Nella mappa mondiale dei contagi il vecchio continente è una macchia rosso scuro in mezzo a colori assai più stinti.
L'Italia, con un'incidenza di 256 contagi ogni 100mila abitanti, è tra i Paesi più sicuri. Ma quasi ovunque anche a causa dell'avvento della variante omicron - sono messi molto peggio: la Danimarca è addirittura a 1.005, tre Paesi superano i 700 (Svizzera, Repubblica Ceca e Slovacchia) tre i 600 (Regno Unito, Norvegia, Paesi Bassi), quattro i 500 (Francia, Belgio, Irlanda e Croazia), tre i 400 (Lussemburgo, Lituania e Slovenia), otto i 300 (Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Polonia, Ungheria, Cipro e Islanda).
boris johnson
In molti Paesi i picchi attuali non sono stati raggiunti nemmeno nelle precedenti ondate. E si corre ai ripari. Stretta in vista nel Regno Unito, dove la media mobile giornaliera dei contagi nell'ultima settimana è stata superiore ai 67mila casi, e dove il premier Boris Johnson sta valutando, sulla base delle indicazioni degli esperti, un piano C fatto di varie opzioni a scalare: si va da una serie di restrizioni fino a un vero e proprio lockdown.
proteste anti lockdown a rotterdam 7
Secondo il Financial Times potrebbero essere vietati gli incontri al chiuso tranne che per motivi di lavoro e limitati i servizi all'aperto per pub e ristoranti nelle due settimane successive al Natale. Un nuovo lockdown è invece realtà neI Paesi Bassi, annunciato ieri sera dal premier Mark Rutte nel corso di una concitata conferenza stampa, seguendo le raccomandazioni del team nazionale di gestione delle epidemie.
Saranno chiusi ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali, un passo avanti rispetto alle misure già in vigore dal 28 novembre (e prorogate all'inizio di questa settimana) che prevedono lo stop a tutti i servizi non essenziali tra le 17 e le 5. Preoccupati anche i vicini belgi, malgrado il calo di alcuni indicatori (contagi -29 per cento, decessi -8 per cento).
SADIQ KHAN
La stampa non fa che diffondere consigli in vista delle imminenti feste. Secondo il portavoce interfederale Covid-19, Yves Van Laethem, la prima regola è quella di «non presentarsi a una festa se si sta male» mentre se non si hanno sintomi bisognerebbe fare un auto-test il giorno stesso di un ritrovo sociale.
Bisognerebbe poi limitare i contatti a un massimo di cinque-sei persone e utilizzare le mascherine in momenti di raggruppamento e in presenza di persone fragili. E mentre da domani l'Austria chiude le porte a chi non ha ricevuto la terza dose del vaccino (per chi è vaccinato ma non ha il booster o per i guariti servirà un tampone pcr negativo non più vecchio di 72 ore, per gli altri una quarantena di dieci giorni che potrà essere interrotta al quinto con un pcr negativo), in Francia il comitato scientifico per l'emergenza Covid invita il governo di Parigi a introdurre «restrizioni significative» in occasione del Capodanno, come, «se del caso, limitazione delle attività collettive o coprifuoco», si legge in una nota.
in austria lockdown per i non vaccinati 6
Ieri il municipio di Parigi ha annunciato la cancellazione dei fuochi d'artificio e dei concerti previsti sugli Champs-Elysées la sera del 31 dicembre. In Germania quarantena obbligatoria ai viaggiatori non vaccinati provenienti da Francia, Danimarca, Norvegia, Libano e Andorra, in Svizzera da domani solo le persone vaccinate o guarite potranno accedere all'interno di ristoranti, siti culturali e strutture sportive, nonché agli eventi al coperto, in Irlanda fino alla fine di gennaio bar, pub e ristoranti chiuderanno alle 20 e nella Danimarca primatista di contagi serrande abbassate per un mese per teatri, cinema e sale da concerto, parchi divertimenti e musei.
LOCKDOWN 5
2 - COVID, IN GRAN BRETAGNA OLTRE 90 MILA NUOVI CASI, TRIPLICANO QUELLI DA VARIANTE OMICRON: NEGLI OSPEDALI MANCA PERSONALE
Paola De Carolis per www.corriere.it
Aumenta l’allarme in Gran Bretagna sulla variante Omicron che triplica la sua presenza nelle ultime 24 ore: 10.059, rispetto ai 3.201 individuati ieri. Tra la crescita quotidiana di positività in generale – nelle ultime 24 ore sono stati contati 90.4018 nuovi casi di Covid – è salito anche il numero delle vittime.
proteste anti lockdown a rotterdam 6
In Inghilterra sette persone sono decedute con il nuovo ceppo del virus, mentre a Londra il sindaco Sadiq Khan ha dichiarato un «major incident», che equivale più o meno allo stato d’emergenza e dà la possibilità di coordinare le forze in modo più diretto.
È un’indicazione di quanto sia grave la situazione», ha precisato Khan, preoccupato in particolare dalle pressioni sul servizio sanitario e dai problemi causati dalle tante assenze in settori essenziali. Il sindacato dei pompieri di Londra, ad esempio, ha avvertito che circa un terzo delle autopompe sono fuori servizio perché manca il personale, una realtà «senza precedenti».
BORIS JOHNSON
La stessa situazione si sta verificando negli ospedali, colpiti sia dall’aumento nei ricoveri sia dalla mancanza di medici, infermieri e personale di supporto. Stando a uno studio di Imperial College, la terza dose di vaccino ha un’efficacia relativamente alta nel prevenire la malattia grave con la variante Omicron, circa 80-86%.
Nel Regno Unito la campagna per il booster sta prendendo velocità. Nella giornata di ieri sono state somministrate 930.000 dosi di vaccino. Il direttore sanitario Chris Whitty ha sottolineato che questa nuova ondata di pandemia potrebbe essere «estremamente intensa» ma «più breve» per via della trasmissibilità della variante Omicron.
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Ma gli esperti – stando a diverse indiscrezioni di stampa – avrebbero preparato per il governo il piano per un lockdown di due settimane dopo Natale per interrompere i contagi, proteggere la riapertura delle scuole a gennaio e la ripresa delle attività dopo le feste.
Il primo ministro Boris Johnson sarebbe contrario per il momento all’annuncio di ulteriori misure restrittive. Preferisce osservare i risultati di quelle imposte la settimana scorsa. Le città, in effetti, si stanno svuotando, negozi e ristoranti sono poco affollati, la metropolitana a Londra è semivuota e nei pub non c’è il pienone che sarebbe lecito aspettarsi in questo periodo. Considerando che manca una settimana a Natale, tanta gente preferisce non rischiare e ha deciso di restare a casa.
Lockdown Usa Lockdown LOCKDOWN 3