Torna la paura del terrorismo dei cieli e torna a incombere in particolare sull'Egitto. A lanciare l'allarme è da Londra il Foreign Office, con un avvertimento preso tanto sul serio dalla British Airways da suggerire la cancellazione repentina, a scopo “precauzionale”, di tutti i collegamenti con il Cairo per una settimana. E qualche ora dopo anche la compagnia tedesca Lufthansa ha deciso, ieri, lo stop di un giorno. Da oggi, infatti le partenze sono riprese.
boing british airways
Più dura la decisione della compagnia di bandiera britannica che è piovuta, ieri, tra capo e collo sui passeggeri di un volo previsto in partenza dall'aeroporto londinese di Heathrow per la capitale egiziana, ma cancellato poco prima del decollo senza possibilità di riprenotarsi sino al 27 luglio. Subito dopo è arrivata la spiegazione: «Noi riesaminiamo costantemente gli accorgimenti sulla sicurezza dei nostri aeroporti in giro per il mondo e abbiamo sospeso i collegamenti con il Cairo per sette giorni a scopo precauzionale, in modo da consentirci ulteriori valutazioni», ha detto un portavoce della British citato dalla Bbc. «La tutela e la sicurezza dei nostri passeggeri ed equipaggi sono sempre una priorità per noi e non non faremmo mai volare un aereo a meno non che sia sicuro», ha tagliato corto, senza aggiungere dettagli sugli eventuali timori specifici della minaccia.
Quanto a Lufthansa, un portavoce della compagnia tedesca ha affermato che «abbiamo cancellato per sabato voli verso il Cairo da Francoforte e Monaco». Lufthansa non ha voluto esprimersi circa i motivi della decisione, che sarebbe stata presa «precauzionalmente».
aereo lufthansa
Una minaccia che sembra cogliere di sorpresa pure le autorità aeroportuali egiziane, almeno a credere a un portavoce locale che ancora ieri, in serata, affermava di essere all'oscuro di tutto e che lo scalo cairota non aveva ricevuto informazioni preventive dello stop deciso da Londra. Ieri il ministero degli Esteri britannico aveva aggiornato le raccomandazioni ai turisti sudditi di Sua Maestà in viaggio per l'Egitto, emettendo un'allerta su “accresciuti rischi di terrorismo contro l'aviazione” e annunciando «misure di sicurezza addizionali per i voli in partenza dall'Egitto verso il Regno Unito».
L'Egitto, dove il governo del presidente ed ex generale Abdel Fattah el-Sisi contrasta con il pugno di ferro il jihadismo come ogni forma di opposizione islamica o di opposizione in genere, è stato teatro a più riprese di attentati terroristici sanguinosi, anche di recente. E risale al 31 ottobre 2015 la strage del volo 9268 della compagnia russa Metrojet, carico di turisti che rientravano a San Pietroburgo dalla località balneare di Sharm el-Sheikh, esploso nei cieli del Sinai. Una vicenda ricondotta più tardi dalle indagini alla probabile esplosione di una bomba a bordo, collocata a Sharm e rivendicata dall'Isis.