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    TOTI CHI? GIORGIA MELONI, SCORTATA DA SALVINI E TAJANI, CHIUDE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARCO BUCCI, E NON CITA MAI L’EX GOVERNATORE LIGURE TRAVOLTO DALL’INCHIESTA PER CORRUZIONE IN LIGURIA – TOTI, ASSENTE IN SALA, È STATO “RIABILITATO” DAL PALCO SOLO DAL “CAPITONE” – LA DUCETTA, CONTESTATA DAI BALNEARI, E CON GLI OTOLITI SOTTOSOPRA PER IL CAOS NEL SUO PARTITO, LA SPARA: “ABBIAMO I RISULTATI MIGLIORI DAI TEMPI DI GARIBALDI” – L’ATTACCO AI MAGISTRATI SUL CASO ALBANIA: “LAVORERÒ GIORNO E NOTTE CONTRO OGNI ATTACCO O SENTENZA IRRAGIONEVOLE”


     
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    Estratto dell’articolo di Matteo Macor per “la Repubblica”

     

    MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA

    Il governo mette tutto il proprio carico sulle elezioni in Liguria. Giorgia Meloni e i suoi vice Matteo Salvini e Antonio Tajani dal palco del centro congressi del Porto Antico si mostrano persuasi che la partita sia vinta, decisi a cavalcare un successo insperato. […]

     

     Urne aperte domani e lunedì, la sfida per la Regione sarà al fotofinish. A far ritrovare a Genova i tre tenori del centrodestra, insieme alla celebrazione dei due anni di governo Meloni, è una sfida che la «sparigliata » – così la chiamano in casa FdI – di candidare a sorpresa il sindaco Marco Bucci ha cambiato in corsa solo nell’ultimo mese.

     

    Rilanciando le quotazioni del centrodestra in una regione che l’inchiesta per corruzione che ha travolto l’ex governatore Giovanni Toti, assente in sala, rimosso nell’intervento di Meloni e riabilitato dal palco dal solo Salvini, veniva già data per persa. E facendo del primo voto della tornata (a novembre l’Emilia-Romagna e Umbria) l’occasione per prendere slancio davanti alle sfide dell’autunno.

     

    GIORGIA MELONI A GENOVA GIORGIA MELONI A GENOVA

    Quella con la magistratura, che Meloni attacca partendo dallo stop «irragionevole» al piano Albania, e quelle (tante) aperte con il Paese. «Il tasso di occupazione oggi è il più alto da quando Garibaldi ha unificato l’Italia», «in due anni siamo passati da nazione citata tra i Pigs a punto di riferimento», esagera la premier.

     

    Ma in platea la aspetta la protesta silenziosa delle associazioni dei balneari «in cerca di risposte sul futuro». Tutti in piedi, maglie rosse da bagnini, in silenzio. Una «richiesta di attenzione» non gradita, si fa capire in FdI, che sarà “disinnescata” con la promessa di un incontro riservato di pochi minuti dietro il palco a comizio finito.

     

    GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1 GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1

    […]  «Questo non è un test nazionale, gli esperimenti li fanno gli altri», assicura Salvini. È locale pure il tema che innesca a distanza lo scontro più violento con l’altro palco di giornata, quello progressista. Tajani a parlare del crollo del Morandi, «che non sarebbe avvenuto con la costruzione della Gronda», il progetto autostradale che i Cinque stelle contestano da sempre.

    Giuseppe Conte a replicare che «no, il crollo è dovuto alla mancanza di manutenzione, è indegno negarlo».

     

    […]  Meloni sbuca da dietro il palco sgattaiolando sulla poltrona vicina a Salvini mentre Maurizio Lupi evoca Silvio Berlusconi, ed entra in modalità da campagna elettorale. «Dicevano saremmo durati sei mesi, sarebbero arrivati la tempesta finanziaria, il default, l’isolamento internazionale: poi si sono svegliati tutti sudati», la stoccata contro «la sinistra dal buco della serratura».

     

    MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1 MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1

    Promette l’avanti tutta sulle «tre riforme giuste: autonomia, premierato e ancora prima la giustizia» e la battaglia diventata simbolo sul piano Albania. «Ci lavorerò giorno e notte contro ogni attacco, interpretazione forzata delle norme o sentenza irragionevole», promette. Poi un’altra stoccata: «La stragrande maggioranza dei magistrati vogliono solo poter fare bene il loro lavoro e non ne possono più delle correnti politicizzate».

     

    Il terremoto giudiziario che ha travolto il centrodestra ligure sei mesi fa, si assicura in sala, «i liguri se lo sono già dimenticato». Su questo sembra scommettere la premier. E a prescindere da come finirà il testa a testa tra Bucci e Orlando, tra i dirigenti nazionali di FdI c’è chi dice che «comunque vada sarà un successo: la tornata regionale doveva essere uno 0-3, potrebbe finire 1-2 o 2-1. Possiamo andare dritti sulla nostra strada ancora per un po’».

    GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA

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