G. Gua. per il "Corriere della Sera" - Estratti
GIOVANNI TOTI VOTA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024
Dopo due elezioni consecutive, Toti non si ricandiderà alle Regionali del’autunno 2025 per il terzo mandato da governatore.
È la prima, vera conseguenza politica dell’inchiesta che ha terremotato la Regione con il suo arresto per corruzione, falso e voto di scambio per le presunte tangenti ricevute dall’imprenditore portuale Aldo Spinelli. A fare l’annuncio è ieri il legale di Giovanni Toti nell’udienza del Tribunale del riesame in cui la Procura ancora una volta ha detto no alla revoca dei domiciliari, una misura che è del tutto «irragionevole» per il presidente emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese.
GIOVANNI TOTI IN AUTO IL GIORNO DELL INTERROGATORIO DAVANTI AI PM
Dura poco più di un’ora e mezza l’udienza in cui l’avvocato Stefano Savi ha ribadito la richiesta di annullamento dei domiciliari che era stata rigettata dal gip Paola Faggioni perché ci sarebbe ancora un concreto pericolo che il governatore possa reiterare i reati o inquinare le prove. La decisione del Riesame sulla revoca o meno, è attesa fra oggi e domani.
Già nell’ordinanza degli arresti domiciliari del 7 maggio aveva scritto che — parliamo di giorni in cui mancava un mese alle Europee alle quali non si presentava — Toti avrebbe potuto chiedere altri soldi a Spinelli per la campagna elettorale.
toti spinelli
Concetto ribadito dopo il voto del 9 giugno, quando, non accogliendo la richiesta di revoca, il giudice aveva scritto che l’uomo politico avrebbe potuto cercare finanziamenti «in vista» delle prossime «Regionali del 2025 (o di ulteriori eventuali competizioni elettorali)», per le quali «aveva, peraltro, già iniziato la relativa raccolta di fondi».
Per questo l’avvocato Savi mette in chiaro al Riesame che alle prossime Regionali (un terzo mandato potrebbe essere teoricamente possibile: la Liguria, come altre Regioni, non ha recepito la norma del limite ai due mandati, ndr), il suo assistito «non parteciperà». Per quanto riguarda il pericolo ventilato dai pm guidati da Nicola Piacente che Toti possa mettere ancora la sua carica di governatore al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti,
GIOVANNI TOTI - VIGNETTA DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI
Savi ha ripetuto la richiesta di trasformare eventualmente i domiciliari in divieto di dimora a Genova, che per la legge Severino non revoca la sospensione dalla funzione di presidente già in vigore, oppure nell’obbligo di dimora nella sua casa, che gli imporrebbe di chiedere il permesso ogni volta che vuole uscire da Ameglia. O almeno di consentirgli di poter avere contatti con persone che non sono coinvolte nelle indagini, come il gip ha già fatto quando, con una decisione sorprendente, unica nel suo genere, gli ha permesso di tenere tre incontri politici in casa.
Sul fronte dell’inchiesta i pm Federico Manotti e Luca Monteverde hanno depositato un’informativa della Gdf dalla quale emergerebbero altre presunte pressioni fatte da Toti per le pratiche edilizie
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