Da gazzetta.it
Un anno per scriverlo, sei mesi per renderlo noto. A dodici mesi esatti dal suo addio al calcio, Francesco Totti ha svelato con un video sui suoi profili social che, insieme al giornalista Paolo Condò, sta scrivendo la storia della sua vita "dentro e fuori dal campo". Edito da Rizzoli, il libro uscirà in autunno, un anno dopo i primi colloqui con Condò che per la prima volta ha iniziato a lavorare con l’ex numero 10 verso la fine del 2017.
SEGRETI — Totti si sta raccontando come mai prima: in prima persona, dagli inizi alla fine, dai rapporti con Ilary a quello con gli allenatori e i compagni di squadra (compreso il legame particolare con Cassano), come fa sapere Rizzoli libri su Twitter, ci saranno tutti gli episodi, anche i più inediti e controversi, della vita privata e dell’ineguagliabile carriera di Francesco.
L'ANNUNCIO — "Sto scrivendo la storia della mia vita, sia calcistica che extracalcistica - ha anticipato l'ex capitano della Roma -. Per me si tratta di un progetto molto importante, piano piano svelerò i dettagli".
ROMA, TOTTI UN ANNO DOPO L'ADDIO
Chiara Zucchelli per La Gazzetta dello Sport
Un anno fa si allenava per l’ultima volta con la maglia della Roma, pronto a ricevere l’abbraccio di una città intera per l’ultima da giocatore. Il 27 e il 28 maggio del 2017 Francesco Totti non li dimenticherà mai, anche se adesso vive con serenità la sua nuova vita. “È cambiato tutto per non cambiare nulla perché lui segue sempre la squadra e la routine è più o meno la stessa”, ha detto sua moglie Ilary tre giorni fa e le parole si riferiscono non solo a Francesco, ma anche alla Roma.
La maglia numero 10 è stata la più venduta anche quest’anno (e per distacco), Totti continua ad essere il più cercato da sponsor e stampa (per l’anniversario dell’addio al calcio sono arrivate almeno 50 richieste di interviste) e continua ad essere l’immagine del club nel mondo. Ieri era ospite del Principe di Monaco a Montecarlo, oggi si gode il Gran Premio ("La maglia rossa Ferrari è diversa da tutte le altre - ha detto davanti ai box Ferrari a Sky -, le pressioni si moltiplicano però Vettel può fare grandi cose. Io in macchina sono spericolato. Sono pazzo per i motori, un giorno mi piacerebbe provare la Ferrari ma non so se riuscirei a partire...") e domani sarà a Trigoria. E magari chissà, racconterà come ha vissuto questo anno lontano dal campo. Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter
A TRIGORIA — Dopo tre mesi di vacanza, lontano da tutto e tutti, Totti da settembre va a Trigoria tutti i giorni, fa gli orari della squadra, lavora con Monchi a stretto contatto ed è un prezioso aiuto per Di Francesco. Ha convinto Schick ad accettare la Roma via Whatsapp, ha ceduto il suo armadietto a Ünder, ha parlato con Nainggolan e Peres dopo le bizze di questo inverno, è andato incontro a Pallotta e ha prestato la sua immagine per varie iniziative commerciali, è andato a Madonna Di Campiglio agli incontri con gli sponsor, ha partecipato alle cene con i giornalisti.
Si è messo a disposizione dei dirigenti e del presidente, mentre ha abbandonato subito il corso da allenatore, perché la panchina non è per lui. Non ha ancora un ruolo preciso nell’organigramma, ma arriverà presto. Perché lo vuole Totti e lo vuole la Roma. E perché i rapporti, anche grazie all’addio di Spalletti, sono più distesi con tutti. Franco Baldini compreso, con cui nel 2011 si salutava a malapena.
FUORI TRIGORIA — In questo anno Totti è cambiato anche fuori dal campo. È sempre più social (ha oltre 2 milioni di follower, 500mila in più della Roma su Instagram), si allena tutti i giorni con un personale trainer (lo stesso della cantante Emma, di Alberto Aquilani e altri personaggi famosi), segue una dieta preparata da uno specialista che gli ha fatto perdere più di sei chili negli ultimi mesi e prevede cose molto semplici, anche se a Francesco piace la pasta a cena e al tiramisù dice sempre di sì, e gioca a padel - con tanto di campo in casa - e calcetto appena può. Partecipa alle partite con gli ex calciatori (tra pochi giorni andrà in Russia), si dedica pure al tennis e quando segue la squadra in trasferta si alza prima di tutti per andare in palestra. Si mantiene in forma, è entrato nel nuovo ruolo (a tavola è con Di Francesco e mai con i giocatori), ma se deve fare una battuta non si tira indietro. Sta imparando tanto da Monchi, con cui il rapporto non è più solo professionale, e seguirà la squadra anche in tournée negli Usa, per la gioia di Pallotta. Solo una cosa non ha ceduto: la cravatta. L’ha indossata per le prime due partite, poi l’ha messa nel cassetto. Dirigente sì, ma senza snaturare se stesso.
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