Estratto dell'articolo di Giorgio Calabrese per “la Stampa” - pubblicato su Dagospia il 10 aprile 2020
cicoria
Ciascuno si procuri un agnello per la famiglia [] In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi ed erbe amare» (Esodo 12, 2-8). Le erbe amare per quella notte prodigiosa sono ancora utilizzate per Pesach, la festa ebraica che ricorda il passaggio dalla schiavitù alla liberazione. In genere cade in primavera, ma a causa di calendari diversi ancora in uso, non coincide con la nostra Pasqua [...]
[...] Le erbe amare di primavera sono in tavola anche nelle nostre italiche tradizioni, come nella torta pasqualina della cucina ligure. Questa prevedeva l' uso dei carciofi, molto cari rispetto alle bietole che furono poi impiegate in sostituzione.
marrubio
Le erbe, le verdure e radici amare sono, a ragione, considerate salutari. L' amaro agisce sulle papille gustative e stimola una maggior produzione di saliva, che è ricca di enzimi come le amilasi, utili alla scissione degli amidi. Lo stomaco viene indotto a produrre gastrina, in grado di attivare al meglio il processo digestivo.
Vengono infatti stimolati altri organi come fegato, pancreas, cistifellea. Hanno effetto antiossidante che però si perde cuocendole in troppa acqua. L'amaro fa digerire bene, ciò consente una migliore scissione proteica e di conseguenza un migliore assorbimento di nutrienti, compresi i sali minerali che ne aumentano la disponibilità.
È lo stesso principio per cui, a fine pasto specie se è stato un pasto abbondante e pesante, si consuma il digestivo amaro a base di erbe amare [...]
le puntarelle
Cicorie, radicchio, catalogna, Puntarelle (germogli di una varietà di catalogna detta catalogna spigata) rucola, carciofi, scarola, cime di rapa, contengono parecchie sostanze benefiche come la vitamina C, la pro-vitamina A, clorofilla e inulina, utili a depurare l' organismo in modo naturale.
Le erbe amare rinforzano il corpo e in special modo svolgono un' azione antiossidante.
IL CARDO MARIANO
cardo mariano
Il cardo mariano ( Silybum marianum ) protegge le cellule del fegato rivestendole con sostanze fitochimiche che guariscono quelle danneggiate (da alcol, epatite e altre malattie epatiche ma anche da paracetamolo, radiazioni, tetracloruro di carbonio) e proteggono le sane dai danni. È l' erba più utilizzata per la malattia epatica. I semi e frutti contengono silimarina, un antiossidante, anti-fibrotico e bloccante delle tossin e.
IL TARASSACO
Il tarassaco ( Taraxacum ) è noto anche come «dente di leone» per la forma delle sue foglie o «piscialetto» per le sue proprietà diuretiche. Stimola la digestione e il fegato a produrre più bile con un' azione purificante su fegato e cistifellea. L' I nternational Journal of Molecular Science in uno studio del 2010 ha evidenziato che possiede la capacità di ridurre il colesterolo, i reumatismi, lo stress ossidativo che contribuisce all' aterosclerosi, e agisce come un diuretico. Potrebbe essere utilizzato per aiutare a prevenire le malattie cardiache e del fegato. Le foglie, essiccate possono essere consumate tutto l' anno per fare infusi depurativi da bere a digiuno. Fresche, sono ottime per realizzare frittate, flan, vellutate, minestroni e pesti aromatici.
tarassaco
LA CICORIA
La cicoria ( Cichorium intybus ) è una pianta erbacea perenne tipica delle regioni mediterranee: il nome deriva probabilmente dal termine arabo «Chikouryeh» o ancora dal termine egizio «Kichirion» oppure da «kichora» per i greci.
Galeno la prescriveva contro le malattie di fegato. È ricca d' acqua al 92-94% e contiene potassio, calcio e fosforo.
Spiccate le sue proprietà diuretiche e lassative, per questo è indicata come erba disintossicante primaverile. È un ottimo rimedio contro la stitichezza e stimolante delle funzioni epatiche, utile soprattutto in tutti i casi di pelle impura. Contiene anche inulina, una fibra in grado di stimolare la crescita della flora batterica intestinale e favorire l' assorbimento del calcio. E' ottima per completare minestre, realizzare vellutate o nei ripieni
LA RUCOLA
radice genziana
La rucola ( Eruca sativa ) appartiene alla famiglia dei cavolfiori. Accende il sapore delle insalate e potenzia il sistema immunitario. Ha proprietà vitaminizzanti, antiscorbutiche, digestive. Contiene molti antiossidanti come la provitamina A, la vitamina C e i fenoli. E' molto gradevole abbinata a verdure dolci come piselli e patate, carote. Non va conservata in frigo poiché tende ad appassire, meglio in un vasetto.
IL MARRUBIO
Il marrubio ( Marrubium vulgare ), per via del suo nome che riporta al termine ebraico «marrob», cioè amaro, si pensa possa essere una delle erbe amare della Bibbia. Era conosciuto nella Roma antica e usato come rimedio per la tosse. In fitoterapia è noto per le proprietà antinfiammatorie, mucolitiche, espettoranti, utile contro raffreddore e disturbi respiratori. Ma ha anche proprietà antisettiche e cicatrizzanti.
LE PUNTARELLE
Le puntarelle ( Chicorium intybus ) in realtà sono solo i germogli di una varietà di catalogna chiamata spigata. Possono essere semplicemente lessate mentre vanno lasciate a bagno in acqua e ghiaccio (per farle arricciare e diventare croccanti) per diventare così una gustosa insalata. La tradizione romana le abbina ad acciughe salate, ma possono essere combinate anche con olive e capperi, formaggi e per farcire bruschette.
uva oregon
LA RADICE DI UVA OREGON
La radice di uva Oregon ( Mahonia acquifolium ) è una tra le preferite dai dermatologi; infatti, la «Terapia dermatologica» in un documento del 2003 ne ha dimostrato i benefici, attestando la sua utilità nel trattamento delle malattie della pelle e in particolare per la cura dell' acne. Ha proprietà anti-batteriche, anti-infiammatorie e stimola la produzione della bile e la depurazione del fegato.
LA RADICE GENZIANA
La radice di genziana ( Gentiana calycosa ) aiuta il fegato, oltre a essere fungicida e possedere proprietà anti-infiammatorie. I suoi principi amari stimolano la secrezione di succhi gastrici e biliari. In uno studio clinico controllato, la tintura di radice di genziana in base di alcool aumenta lo svuotamento della cistifellea, contribuisce a migliorare la digestione di proteine e grassi, lavora come astringente, tonico, rilassante e detergente interno.
ortica
L’ORTICA
L' ortica ( Urtica dioica ) è considerata la pianta amica delle donne, ricca di ferro e clorofilla, contrasta l' anemia e grazie al buon contenuto di silicio e calcio rinforza le ossa e i capelli. Il decotto si può bere come depurativo ma è un buon detergente per capelli e pelli grasse e impure, donando ad entrambi luminosità. Ha proprietà alcalinizzanti e depurative, è ottima lessata, in zuppe e minestre, ma anche buona in frittate e pasta.
LE RADICI AMARE
Le radici amare o scorza amara, da una varietà di cicoria ( Cychorium intibus sativus ), scorzonera ( Scorzonera hispanica ), scorzonera bianca ( Tragopogon porrifolius ). Le cinque radici (oltre alle esotiche zenzero e rafano o alle note patate e carote) topinambur, radici di cicoria, bardana ricca di inulina come i topinambur, ricca di cellulosa, Rapa con scarsi principi nutritivi ma ricca di cellulosa, liquirizia.