urbano cairo
DAGOREPORT
Dicono a Torino i tifosi granata che il presidente Urbano Cairo avrebbe fatto bene a tenersi i due talenti calcistici, Alessio Cerci e Ciro Immobile venduti rispettivamente all’Atletico Madrid e al Borussia, e lasciare a mamma Rai il conduttore-fenomeno Giovanni Floris che al debutto nel campionato tv dei talk show è stato umiliato dal rivale di Saxa Rubra, l’esordiente Massimo Giannini.
grasso galantino floris a dimartedi
Tant’è, stando alle similitudini pallonare, qualcuno sotto la Mole ha già paragonato Floris-Flopis all’argentino Marcelo Larrondo, (ex Siena e Fiorentina), miracolato da un contratto triennale da Cairo e giudicato dalla stampa un attaccante “che fa della lentezza la sua essenza e della desuetudine al gol la sua bandiera” (11 reti in sei stagioni nell’Italia dei “bidoni”da stadio).
FLORIS A LA 7
E l’ingaggio milionario di Floris, al pari di quello di Larrondo, ha provocato non pochi mal di pancia nello “spogliatoio” capitanato da mitraglietta Mentana.
Per dirla tutta, insomma, non è un buon inizio di stagione per il patron del Torino calcio e de La7: sui campi della serie A le busca dalla Sampdoria (0-2) e nel derby con la Rai, la rete cairota non soltanto esce sconfitta, ma esalta un avversario - l’opaco e onesto Massimo Giannini -, che alla prima uscita onora il suo contratto (milionario) e salva la dirigenza di viale Mazzini (Gubitosi&Vianello) da una debacle troppo presto annunciata.
MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO