Napoli-Juve highlights 5-1 pic.twitter.com/iivth3b7fr
— fjalafootball (@fjalafootball) January 13, 2023
Estratto dell’articolo di Gianluca Oddenino per “La Stampa”
allegri spalletti napoli juve
Per l’orgoglio e per il secondo posto. Forse era destino che la prima partita senza penalizzazione in classifica coincidesse con l’ultima disputata prima del -15, ma i ricordi contro il Napoli non sono dei migliori per la Juve di Allegri.
Sono passati cento giorni esatti dal 5-1 dello scorso 13 gennaio allo stadio Maradona, uno dei punti più bassi della recente storia dei bianconeri (in Serie A non prendevano così tanti gol dal 30 maggio 1993 contro il Pescara già retrocesso), e stasera quella “manita” torna ad aleggiare allo Stadium nell’atteso scontro (in)diretto.
napoli juve
Ci sono 16 punti di distacco tra le due rivali e sostanzialmente in palio c’è solo l’onore, visto che il Napoli è ad un passo dallo scudetto e la Juve è concentrata sulla conquista delle finali di Coppa Italia (mercoledì ritrova l’Inter a San Siro) ed Europa League (11 e 18 maggio con il Siviglia).
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Meglio non fare calcoli, in vista di una nuova sentenza sul caso plusvalenze e del processo sulla manovra stipendi. «Noi abbiamo fatto quello che era possibile dopo il -15: magari avremmo dieci punti in più e a livello di condizionamento mentale è difficile da spiegare», sottolinea Allegri.
napoli juve
La sconfitta della Lazio contro il Toro, però, è uno stimolo per entrambe le squadre. La Juve, poi, vuole sanare la ferita della clamorosa sconfitta dell’andata e magari rovinare un pezzo della festa dei prossimi campioni d’Italia. «Più che voglia di riscatto - spiega Allegri -, ora c’è voglia di battere il Napoli: nel calcio contano i risultati e loro hanno ucciso il campionato, tenendo un ruolino di marcia impressionante. Meritano questo titolo».
Il Napoli spera di chiudere in fretta i conti con lo scudetto, ne deve fare 9 in queste ultime 8 giornate di campionato, ma anche dimenticare l’amarezza dell’eliminazione Champions.
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La squadra di Spalletti (ieri il tecnico è rimasto in silenzio) è l’unica italiana che non ha raggiunto la semifinale europea, dopo aver perso il derby con il Milan.
[…] La coppia Osimhen-Kvaratskhelia sarà l’osservata speciale, a maggior ragione dopo aver deciso la sfida di cento giorni fa con tre gol e colpi di classe. «Faccio ciò che amo - commenta il georgiano ai canali dell’Uefa -: gioco a calcio in una città che vive per il pallone e in uno dei migliori campionati del mondo. C’è un culto per Maradona: essere accostato a lui è meraviglioso».
MASSIMILIANO ALLEGRI