Vittorio Feltri per "Libero quotidiano"
vittorio feltri
Ho sempre avuto simpatia nei confronti di Marco Travaglio, che ho definito il miglior giornalista italiano non per quello che scrive, bensì per come lo scrive. Confermo tutto. Tuttavia devo aggiungere che ultimamente, a forza di tifare - legittimamente - per grillini e soci, ha smesso di fare il giornalista allo scopo di indossare i panni del maestrino, un mestiere diverso dal primo per mezzo del quale è diventato qualcuno, non Dio, però quasi.
Si è messo a compilare le pagelle dei colleghi, compresi quelli a cui spetta un minimo di rispetto, se non altro perché hanno il merito di non rompergli le scatole più di tanto.
IL TWEET DI VITTORIO FELTRI CONTRO TRAVAGLIO
Ormai i suoi fondi, alcuni divertenti, non dicono niente eppure riportano in modo maniacale i titoli dei giornali concorrenti.
La sua operazione di finto sputtanamento è lecita. Marco dovrebbe sapere che i suddetti titoli sono la sintesi brutale degli articoli. E, se egli mi consente, i redattori che criticano il governo sulla questione della pandemia, e dei vaccini, se ne fottono di Giuseppe Conte e della sua corte dei miracoli, per cui vergano ciò che vedono, per esempio che le vaccinazioni procedono a velocità lumachesca, che le siringhe spedite nelle regioni sono sbagliate, che la chiusura totale degli esercizi non ha portato a una diminuzione dei contagi.
travaglio conte
Tu invece, caro Marco, dipingi questo cavolo di Paese come fosse un paradiso. Avrai qualche ragione, ma non tutte. Poi, scusa, non è carino tacciare di essere cogliona la massa dei tuoi concorrenti, ergendoti a giudice massimo dei miei stivali.
Ti prego, datti una calmata, con l' abbondanza di stronzi in circolazione non puoi prendertela soltanto con gli sfigati che si guadagnano il pane - raffermo - riempiendo quotidiani sempre meno letti per effetto della rivoluzione tecnologica.
MARCO TRAVAGLIO E IL KARAOKE
Dai pure fin che vuoi del fesso a me (tanto più che non sono iscritto al disordine dei giornalisti, una cloaca), però lascia in pace chi lavora, magari pure male, pensandola in maniera differente da te che adori il premier. Sono d' accordo, l' Italia non è affatto peggiore di altre Nazioni in questi oscuri momenti dominati dal virus, ma se un organo di informazione critica il presidente del Consiglio non commette un crimine, figurati, esso si limita a esprimere una opinione non coincidente con la tua.
Dove risiede il problema? Io, per esempio, non stimo Domenico Arcuri, il quale a mio giudizio procede a tentoni, però non lo voglio morto, semplicemente auspico le sue dimissioni. È forse vietato?
Ciao Marco, non ti incazzare se non siamo uguali. Grazie a Dio.
conte travaglio