MATTEO SALVINI COME ACHILLE LAURO
Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”
In un sapido post su Instagram, Matteo Salvini immortala Vauro e me con la testata del Fatto, attribuendoci questa frase: “Salvini? Coglionevirus”. E commenta: “Il Fatto, per insultarmi, oggi parla di ‘Coglionevirus’. Neanche di fronte a un’epidemia da migliaia di morti si fermano sti (sic, ndr) rancorosi... Bacioni e sorrisi per chi ci vuole male” (seguiti dalla consueta raffica di insulti e minacce).
Il tapino si riferisce a un mio pezzo sulla coglionaggine di quegli esponenti dei 5Stelle e del centrosinistra che non vogliono allearsi dove possibile, vedi Campania e Liguria, facendo il suo gioco. Cioè: il coglione non era lui, ma i suoi (presunti) avversari. Salvini però soffre di un eccesso di identificazione. Alla parola “coglione”, scatta subito sull’attenti: “Presente!”. Deve aver tarato Google Alert sulla parola chiave “coglione” al posto di “Salvini”, per non farsi trovare impreparato e rispondere per le rime a chiunque lo nomini invano. Non sia mai che qualche concorrente gli soffi l’esclusiva.
IL POST DI SALVINI SU VAURO E TRAVAGLIO