MARCO TRAVAGLIO
Caro direttore, leggo su alcuni siti online lo scambio di accuse a mezzo stampa fra l'ad del Fatto Cinzia Monteverdi e Selvaggia Lucarelli. Che succede al "Fatto Quotidiano"?
Marcello Santamaria
Risposta di Marco Travaglio
Caro Marcello, càpita nelle migliori famiglie: ogni tanto qualcuno sbotta. Tantopiù nella nostra, formata da persone di carattere che - come diceva Montanelli - di solito hanno un pessimo carattere. Me compreso, s'intende. Selvaggia è con noi da cinque anni: decisi di ingaggiarla quando lessi un suo articolo su "Libero" che mi prendeva ferocemente per il culo. Mi piaceva e mi piace proprio perché scrive bene ed è stronza almeno quanto me. In più aveva un processo per aver violato dei segreti e speravo tanto che fosse vero, perché adoro i giornalisti che violano i segreti.
selvaggia lucarelli
Poi purtroppo si scoprì che era tutto falso, il che mi deluse parecchio. Ma, malgrado l'assoluzione, decisi di tenerla ugualmente. Selvaggia era già una star del web, dunque non condivisi la scelta del mio amico Peter di tenerla fuori dal sito del "Fatto" per via di quel ridicolo processo. Quel "peccato originale", da allora, innescò una catena di polemiche, tossine, tensioni e incomprensioni interne che ha coinvolto inevitabilmente anche Cinzia, nostro amministratore delegato: manager bravissima, amica geniale e paziente ma, da buona carrarina, piuttosto fumantina (come peraltro io, che carrarino non sono).
Cinzia Monteverdi
Del resto solo chi sa quanto riusciamo a essere rompiballe, capricciosi e narcisi noi giornalisti (me compreso) può capire la vita d'inferno di chi amministra un giornale, soprattutto il nostro. L'altro giorno Cinzia è stata calunniata da un giornaletto con accuse personali e private tanto volgari quanto false. E non ci ha visto più: ha risposto a quell'articolo (dedicato alla nuova collaborazione della Lucarelli con un sito web) con una lettera piena di cattiverie su Selvaggia. Che le ha risposto per le rime.
Al "Fatto", però, vige la separazione dei poteri: l'ad dirige la società e il direttore dirige il giornale, scegliendosi le firme migliori. Perciò sento l'obbligo di scusarmi con la nostra giornalista Selvaggia Lucarelli per quelle espressioni che non riflettono minimamente la posizione della direzione e della redazione.
peter gomez
Finché dirigerò il "Fatto", non rinuncerò a nessuna delle firme che ho scelto perché le ritengo fondamentali al servizio dei lettori. E fra queste c'è sicuramente Selvaggia, una giornalista che in questi anni con noi è cresciuta e ci ha sempre garantito un contributo di lealtà, impegno, disponibilità, professionalità e qualità. Dunque farò di tutto perché continui a collaborare al "Fatto", ancor più frequentemente e stabilmente di quanto è avvenuto finora.
CINZIA MONTEVERDI FABRIZIO CORONA