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    GIOVENTU' BRUCIATISSIMA - TRE MINORENNI SONO STATI ARRESTATI PER ESSERSI IMBUCATI A UNA FESTA ABUSIVA DEL LICEO "VITTORIO VENETO" A MILANO DOVE HANNO SCIPPATO E AGGREDITO GLI STUDENTI – UNO DI LORO HA ANCHE TIRATO UNA BOTTIGLIATA IN FACCIA A UN RAGAZZO CHE STAVA CERCANDO DI FERMARLO, SFREGIANDOLO PERMANENTEMENTE SULLA GUANCIA - QUELLA NOTTE IL GRUPPO HA COLPITO ALMENO TRE VOLTE… - VIDEO


     
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    C.Giu. per il “Corriere della Sera”

     

    FESTA ABUSIVA LICEO VITTORIO EMANUELE VENETO MILANO FESTA ABUSIVA LICEO VITTORIO EMANUELE VENETO MILANO

    Colpiscono all'improvviso. Si infilano tra gli studenti e in pochi secondi strappano la collanina o rubano il telefonino. Chi prova a reagire subisce pestaggi feroci: a un ragazzo prima strappano il piercing dal sopracciglio, poi spaccano sul viso una bottiglia di whisky. Chi accorre in soccorso subisce lo stesso trattamento, calci e pugni per coprire la fuga del complice. È quella che il gip del Tribunale dei minori Irina Alice Grossi definisce «una spiccata propensione all'utilizzo della violenza» in modo «reiterato e con spregiudicatezza».

     

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    Sono tre i ragazzi, tutti 17enni, colpiti da misure cautelari - due arrestati e uno in comunità - per i raid alla festa abusiva del liceo Vittorio Veneto a Milano dello scorso 2 ottobre. Nel gruppo anche un calciatore che gioca per una società di Varese e ha già esordito in serie C. In comunità dovrà intraprendere un percorso di rieducazione con i servizi sociali. Per gli altri due, uno di origine egiziana, il gip ha disposto il carcere. 

     

    L'ennesimo arresto di minori a Milano, con la città che ha vissuto l'inizio del 2022 sull'onda di una escalation di violenze, iniziate la notte di San Silvestro con gli abusi di gruppo in piazza Duomo. Domani il vertice sulla sicurezza con il ministro Luciana Lamorgese. Il sindaco Beppe Sala chiede più agenti sulle strade. Per il Viminale la risposta alla violenza giovanile - dai rapper di San Siro alle baby gang - non può essere limitata all'azione repressiva, che certo non è mancata con denunce e arresti. 

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    Sono tre gli episodi ricostruiti dalle indagini della squadra Mobile e del commissariato Bonola, coordinati dal procuratore dei minori Ciro Cascone. Il primo riguarda un 17enne. I ragazzi si avvicinano nella calca e provano a sfilargli il cellulare. Lui si accorge e blocca il braccio al ladro. I complici lo prendono a calici e pugni per poi sfilargli un bracciale d'argento. 

     

    Uno di loro gli sferra un colpo con una bottiglia di Jack Daniel's: frattura alla mascella e «sfregio permanente» alla guancia. Gli studenti chiamano la polizia e gli agenti poco lontano trovano uno dei 17enni che viene denunciato. Quella notte il gruppo colpisce (almeno) tre volte: picchiati e derubati dei soldi un 18enne e un 19enne, mentre un 17enne si vede sfilare lo smartphone. 

     

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    Attraverso i social, il 17enne egiziano qualche giorno dopo minaccia una testimone: «Infame, tu sei morta». Al momento degli arresti sul suo telefono viene trovato un video che lo riprende mentre strappava la collana a un ragazzino. Altri gioielli rubati sono nascosti in casa. Si indaga sui complici e su altre rapine.

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