Sergio Rizzo per il "Corriere della Sera"
GIULIO TREMONTIAfflitto da una fastidiosa bronchite che da settimane non lo molla, Giulio Tremonti ha disertato ieri la presentazione di Pigs! La crisi spiegata a tutti. È il nuovo libro del segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, che prende in prestito il titolo dal perfido acronimo (Pigs si traduce in italiano «maiali») appioppato ai Paesi europei considerati meno virtuosi (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), ma che in copertina viene altrettanto perfidamente accostato alle fotografie di Mario Monti, Elsa Fornero, Angela Merkel e Mario Draghi.
romano prodiDifficile dire se sia stata una diserzione forzata oppure una scelta dettata dalla necessità di dover risparmiare le corde vocali per un impegno più importante. Fatto sta che a Tolentino questa sera l'ex ministro dell'Economia del governo di Silvio Berlusconi si presenterà in una veste piuttosto inedita. Sarà infatti l'unico partecipante a un dibattito dal titolo: «Domande in libertà a Giulio Tremonti». Organizzato dal circolo Luigi Sturzo di Tolentino, sembra un assist meraviglioso per chi voglia avere una risposta all'interrogativo che da settimane circola negli ambienti politici.
Questo: «È vero che Tremonti correrà da solo alle prossime elezioni politiche con una propria lista?». La risposta non potrà che essere affermativa, almeno nel senso che l'ex ministro dell'Economia ci sta lavorando, con l'obiettivo di uscire a settembre con una proposta definita anche di programma politico. Sugli altri nomi che faranno parte della squadra la suspense è assicurata. Anche perché si sa che l'intenzione di Tremonti è quella di radunare forze quanto più fresche e soprattutto giovani. Vedremo con quali risultati.
TREMONTI E BERTONETuttavia qualcosa comincia a filtrare. Per esempio, i bene informati si dicono certi che fra gli strateghi della sua prossima discesa in campo ci sia un certo Gianni Pecci, economista bolognese. Un nome che dirà molto agli esperti di cose prodiane. Ex direttore di Nomisma, il centro studi fondato da Romano Prodi, Pecci fu l'organizzatore del viaggio in Italia in pullman del Professore nella vittoriosa campagna elettorale del 1996 contro Silvio Berlusconi. Poi il rapporto fra i due si fece burrascoso per chiudersi evidentemente senza rimpianti da ambo le parti.
MARIO DRAGHI MERKELIn seguito Pecci si ritrovò socio in una iniziativa editoriale con un altro ex ragazzo ex prodiano, quel Massimo Ponzellini stimatissimo da Tremonti che una decina d'anni fa l'aveva collocato alla testa di Patrimonio spa (ma ora finito nei guai per i finanziamenti alla Atlantis quando era presidente della Banca popolare di Milano). Prima di spuntare anch'egli vicino all'ex ministro dell'Economia. Un precedente? Gli organi di stampa di San Marino hanno riferito all'inizio di marzo di un incontro fra Tremonti, spina nel fianco della Repubblica del Titano, e il ministro del Lavoro locale Francesco Mussoni, che si sarebbe svolto nel settembre dello scorso anno.
Organizzato, secondo le stesse fonti, proprio da Gianni Pecci. In quell'occasione Tremonti, secondo quanto riferito dal medesimo Pecci, avrebbe suggerito a Mussoni di «sostituire la classe dirigente sammarinese implicata in vicende poco edificanti». Che stesse già pensando al programma del suo movimento politico?