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    PICCOLA STORIA TRIESTE - IL CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO GIULIANO DAL 24 AGOSTO SARÀ BLINDATO PER LE RIPRESE DI “TOLO TOLO”, IL NUOVO FILM DI CHECCO ZALONE CON CUI L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA SPERA DI SALVARE L’ANNATA – TRAFFICO CHIUSO E CURIOSI TENUTI ALLA LARGA. MA I PRODUTTORI E LE AUTORITÀ CITTADINE INCROCIANO LE DITA: INCOMBE UNO SCIOPERO NAZIONALE DEL SETTORE AUDIOVISIVO CHE POTREBBE PARALIZZARE LE RIPRESE


     
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    Claudio Del Frate per www.corriere.it

     

    ZALONE TOLO TOLO ZALONE TOLO TOLO

    Trieste si ferma per Checco Zalone: per cinque notti, a partire dal 24 agosto, il centro storico del capoluogo giuliano sarà come si suol dire «blindato» per ospitare la scena finale di «Tolo tolo» nuovo film del comico pugliese in uscita nelle sale a gennaio. Piazza Unità d’Italia, il canale Ponterosso e altri celebri scorci di Trieste faranno da ambiente per alcune scene di massa per il quale la società di produzione Taodue già nei mesi scorsi ha effettuato un casting che ha richiamato circa 1.500 persone. Produttori, troupe, autorità cittadine e anche la Film commission della Regione Friuli venezia Giulia (che ha dato supporto al film) incrociano però le dita: incombe infatti uno sciopero nazionale del settore audiovisivo che potrebbe paralizzare le riprese.

    Federico Poillucci Federico Poillucci

     

    A poche ore dal «ciak»

    In attesa che venga sciolto questo nodo (un incontro tra i sindacati e l’Anica è in calendario per il 22 agosto, proprio a poche ore dal primo «ciak») a Trieste i preparativi non si fermano: il sindaco ha firmato un’ordinanza che chiude al traffico nelle ore notturne il cuore della città, i «curiosi» dovranno essere tenuti alla larga anche perché la presenza di Checco Zalone, protagonista e regista della pellicola, già nei mesi scorsi non è passata inosservata. «Lui è stato molto disponibile nei confronti della città - racconta Federico Poillucci, presidente della FVG film commission - e durante i sopralluoghi si è lasciato avvicinare dai suoi fan, si è prestato a selfie e autografi. Insomma, ha riscosso grandi simpatie e popolarità».

    checco zalone checco zalone

     

    «Uno scorcio conosciuto da tutti»

    Sempre Poillucci svela come la scelta di Taodue sia caduta su Trieste: «Per la scena finale di “Tolo tolo” il regista cercava una città italiana, fuori dalla Puglia in cui sono stati girati i precedenti film di Zalone, che fosse riconoscibile da tutti e che si prestasse al tempo stesso a ospitare scene con un gran numero di comparse. La nostra città si è rivelata quella giusta, l’ambientazione non sarà immaginaria e Trieste verrà citata esplicitamente».

     

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    Per non «spoilerare» la storia nulla viene lasciato trapelare su quanto accadrà davanti alla macchina da presa. «Tolo tolo» si dipana comunque tra l’Africa e l’Italia e come detto Zalone ha esaminato migliaia di comparse per le riprese in terra triestina; la richiesta diramata nei giorni scorsi era rivolta a cittadini di tutte le comunità, italiani ma anche africani, asiatici, sia adulti che bambini. Poco più di un centinaio, invece, quelli effettivamente reclutati L’evento, insomma non passerà inosservato.

     

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    «Nessun sostegno economico»

    La FVG film commission ha facilitato la produzione nelle pratiche burocratiche, nell’ottenimento dei permessi, nella sistemazione logistica ma, come specifica ancora il suo presidente, non sotto il profilo finanziario: «Abbiamo a disposizione un fondo per sostenere il settore ma la Taodue ha scelto di non attingervi».

     

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    «Tolo tolo» si propone di bissare il successo al botteghino del precedente «Quo vado» che ha incassato 65 milioni di euro ed è stato visto da 9 milioni di spettatori. Trieste un anno fa ha fatto da sfondo anche all’ultimo film di Gabriele Salvatores, «Tutto il mio folle amore» ed è stato scelto anche dai produttori della pellicola americana «The hitman’s bodyguard wife» con Samuel Jackson, Antonio Banderas e Salma Hayek.

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