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    TROPPI ERRORI, SOPRATTUTTO CON IL DRITTO: SFUMA IL SOGNO DI SINNER BATTUTO DA HURKACZ (6-7, 4-6) NELL’ULTIMO ATTO DEL MIAMI OPEN – L’AZZURRO SALE AL NUMERO 22 DEL MONDO. MASSIMO CAPUTI: “ALLA SUA PRIMA FINALE IN UN MASTER 1000 SINNER PAGA L'INESPERIENZA DEI SUOI 19 ANNI” – MALAGO’: “GRAZIE LO STESSO, JANNIK! L’IMPRESA È SOLO RIMANDATA. IL FUTURO TI APPARTIENE…”


     
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    Luca Marianantoni per gazzetta.it

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    Il Masters 1000 di Miami finisce al polacco Hubert Hurkacz che ha battuto in finale Jannik Sinner per 7-6 6-4 in un’ora e 44 minuti. Una giornata che non finisce come tutti i tifosi speravano, ma che non toglie nulla alla grandezza del nostro giovane campione lanciatissimo verso traguardi ancora più prestigiosi. Il momento decisivo della partita è stata la parte finale del primo set quando Sinner ha avuto un pesante passaggio a vuoto nel momento in cui è andato a servire per il set avanti 6-5.

     

    LA PARTITA

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    Il primo game della partita è per Hurkacz che vince il sorteggio e tiene la battuta a quindici. Sinner invece fatica da subito: due errori dal fondo e un doppio fallo regalano al polacco due palle break. L’altoatesino annulla la prima forzando un dritto incrociato, ma poi mette in corridoio il rovescio per il 2-0 Hurkacz.

     

    All’azzurro manca la precisione, fatica a leggere il servizio dell’avversario e dopo 12 minuti è gia sotto 3-0. Nonostante un doppio fallo, Sinner riesce a muovere lo score con l’errore di rovescio lungolinea di Hurkacz e sul 3-1, con un gran dritto, ottiene la palla del contro break che trasforma con una micidiale risposta di rovescio.

     

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    Nel sesto game Sinner va ancora in affanno, cancella due palle break e acciuffa il rivale sul 3 pari dopo un game decisamente dispendioso e lungo. Hurkacz sembra padrone dello scambio e sul 4-3 ha una ghiotta palla per arrivare a servire per il set, ma Sinner si fa trovare preparato, entra con decisione dentro al campo e agguanta il rivale sul 4 pari. Sul 5 pari Sinner mette la freccia, trova uno spettacolare rovescio inside out, guadagna due palle break, ma gli basta la prima per salire 6-5 e servizio.

     

    Qui l’azzurro va in black out, subisce 6 punti di fila che mandano Hurkacz avanti 2-0 al tie break. Il polacco tiene bene, vola sul 6-2, manca i primi due set point, ma chiude al terzo, sul 7-4, quando Sinner perde il controllo del dritto che finisce in corridoio. La rottura prolungata di Sinner continua anche nelle fasi iniziali del secondo set. Hurckacz gioca sempre molto profondo, Sinner invece fa fatica, subisce il break, va sotto 2-0 e poi ne subisce un altro per il 3-0 pesante. Sul 4-0 il polacco manca due palle per il 5-0 e si ritrova Sinner che recupera uno dei due break. Hurkacz sale sul 5-3 mandando l’azzurro a servire per rimane nel match. Sinner tiene il game a trenta e ora è Hurkacz si gioca alla battuta il game più importante dell’intera carriera. Sinner cerca subito il vincente con un rovescio lungolinea, ma la palla finisce in corridoio; a rete il polacco si guadagna il 30-0. Il braccio del polacco trema, sbgalia un facile dritto per il 30-15 e poi ne sbaglia un secondo per il 30 pari. Sinner però scentra una palla e sbaglia l’ultimo punto del match mettendo largo un dritto lungolinea.

     

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    SINNER—   Con la finale raggiunta a Miami l’altoatesino guadagna 9 posizioni mondiali passando dal numero 31 al numero 22 del mondo. Ma nella race, la classifica che a fine anno qualifica i migliori 8 per il Masters di Torino, Sinner è già numero 7 del mondo. Da quando l’Atp si è inventata il circuito dei Masters 1000 (dal 1990), Jannik Sinner è il secondo italiano a raggiungere la finale dopo Fabio Fognini che nel 2019 ha trionfato sulla terra rossa di Monte Carlo.

     

    Se allarghiamo la ricerca a prima del 1990 (considerando gli stessi tornei), Sinner è uno dei sei tennisti italiani ad aver raggiunto la finale in questo particolare circuito. Prima di Sinner c’erano riusciti Adriano Panatta (Amburgo 1972, Stoccolma 1975, Roma 1976 e 1978), Corrado Barazzutti (Monte Carlo 1977), Paolo Bertolucci (Amburgo 1977), Tonino Zugarelli (Roma 1977) e Fabio Fognini (Monte Carlo 2019).

     

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    IL RECORD—   Intanto l’Italia stabilisce un nuovo record piazzando 10 giocatori tra i primi 100 del mondo nel ranking Atp che verrà pubblicato domani mattina. I fantastici 10 sono Matteo Berrettini numero 10, Fabio Fognini numero 18, Jannik Sinner numero 22, Lorenzo Sonego 34, Stefano Travaglia 68, Salvatore Caruso 87, Lorenzo Musetti 90, Gianluca Mager 91, Marco Cecchinato 93 e Andreas Seppi 96. Meglio dell’Italia solo la Francia e la Spagna con 11 top cento.

     

     

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