STEFANO BRIZZI1
È morto nel carcere di Belmarsh, sud-est di Londra, il 50enne italiano Stefano Brizzi, condannato lo scorso dicembre all’ergastolo per aver ucciso il poliziotto Gordon Semple, 59 anni, e averne smembrato il cadavere dopo un incontro gay nella capitale britannica. Ne danno notizia le autorità della prigione che non precisano però le cause del decesso e annunciano l’avvio di una inchiesta. La Press Association - così come diversi media britannici - scrive che l’uomo si sarebbe suicidato, ma non ci sono conferme.
L’OMICIDIO
STEFANO BRIZZI
Brizzi, nato vicino a Pistoia, in Toscana, viveva a Londra dal 2012: 50 anni, ex web developer di Morgan Stanley (ma aveva lasciato il lavoro nel 2015), era stato giudicato colpevole a novembre. Secondo quanto risultato dalle indagini, Brizzi aveva problemi di droga ed era particolarmente attivo nella comunità gay londinese ed era iscritto a numerosi siti di incontri online.
Con un escamotage avrebbe attirato l’agente nella sua casa per un incontro a base di sesso e droga, per poi ucciderlo strangolandolo. Quindi avrebbe fatto a pezzi il corpo e avrebbe tentato di scioglierlo nell’acido, proprio come aveva visto fare nella serie tv «Breaking Bad» di cui era un fan accanito.
GORDON SEMPLE E STEFANO BRIZZI
LE ACCUSE DI CANNIBALISMO
Ai vicini di casa che, insospettiti dall’odore, si erano presentati alla sua porta, aveva raccontato che stava cucinando per un amico, mentre in realtà aveva già cucinato parti del corpo di Sample. Durante il processo, sono state avanzate anche accuse di cannibalismo nei confronti di Brizzi: tracce del dna dell’agente sono stati trovati nel forno e su alcune posate. Brizzi però si è sempre difeso dalle accuse di omicidio e anche di cannibalismo, spiegando di aver cercato di disfarsi del cadavere dell’agente, ma di non averlo ucciso: l’uomo sarebbe rimasto soffocato da un guinzaglio nel corso di un gioco sessuale.
STEFANO BRIZZI