Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
trump biden
Donald Trump l'altra notte ha dormito fra due guanciali dopo aver scaricato su Biden, già frastornato di suo magari da un raffreddore come dicono i suoi o dall'età come pensa oltre mezza America, gli slogan e i refrain della sua campagna elettorale trasformando il ring asettico della Cnn in un comizio. «Non ho capito cosa hai detto in questa frase, e nemmeno tu credo», ha detto Donald a un Joe impappinato fra migranti e diritti sociali. E basterebbe questa per sintetizzare una serata che potrebbe cambiare le sorti della corsa alla Casa Bianca.
dibattito trump biden sulla cnn 5
La dinamica verso le presidenziali del 5 novembre sorride a Trump. Ha la carta dell'annuncio del vice da giocare e non passa giorno che non si ricevano sms dalla campagna sull'imminenza del nome […] Anche il fundraising ha ripreso a macinare dollari, negli ultimi due mesi Donald ha raccolto più di Biden. Per restare solo a quanto hanno in cassa a fine maggio le due campagne, Biden 91,6 milioni, Trump 116,6.
Poi a metà luglio ci sarà la Convention di Milwaukee. Trump ci arriverà con il vento in poppa dei sondaggi e i meme che sui social ripeteranno a nausea inciampi e balbettii di Joe. Il 10 settembre ci sarà il secondo dibattito, tutti ospiti della ABC. Certo l'11 luglio arriverà la sentenza per il caso Stormy Daniels, ma in un'America lacerata potrebbe sin inverarsi la profezia di qualche anno fa quando disse che anche se avesse sparato sulla Fifth Avenue «non avrebbe perso un voto». Cosa succederebbe se lo spedissero in cella?
dibattito trump biden sulla cnn 4
Quattro processi, quattro incriminazioni, due condanne (Stormy Daniels e Trump Organization) eppure a poche ore dal dibattito della Cnn era avanti in 5 su sei Stati decisivi, appena indietro in Wisconsin. L'uomo che Biden ha apostrofato come «mentitore» e «perdente» e che nel dibattito della Cnn ha infilato una trentina di "fake news" e informazioni sbagliate o ingannevoli, viaggia in una dimensione tutta sua. […]
donald trump durante il dibattito con biden alla cnn
La mappa elettorale gli sorride alla faccia dell'America colta, intellettuale, attivista dei diritti, urbana, delle coste, di Hollywood, che lo vede come l'incarnazione del male. E una minaccia alla democrazia. Alla faccia dei leader stranieri che, dicono […] - «sono terrorizzati dall'avvento di Donald».
Ma il tycoon di New York conosce la pancia del Paese, e sa che metà della Nazione ritiene Biden e i suoi democratici come imbevuti di cultura woke e apostoli di diritti non sanciti dalla Costituzione (matrimonio gay, fecondazione, aborto e via discorrendo), una «minaccia per la democrazia».
Dice Dante J. Scala, politologo del New Hampshire: «Trump è un brand, non un semplice candidato, con lui le regole della politica sono inutili». Il suo elettorato – quella fetta che si definisce Maga - è fideista e se ne infischia di fact checking e fake news. […] I giornali dell'establishment (per dirla alla Donald) sono piccole vedette americane, non smuovono più - scriveva Politico tempo fa in un'analisi in cui descriveva l'irrilevanza degli editoriali del New York Times - le masse e forse nemmeno le coscienze.
donald trump al dibattito con biden
A Trump per vincere le elezioni basta convincere una quota di 60 mila persone delle contee chiave nei sei Stati in bilico. In Arizona, rivelava la NBC, la maggior parte degli elettori nemmeno era consapevole su cosa si imperniasse il caso "Stormy Daniels"; Michael Walzer, grande sociologo e coscienza critica della sinistra, dice che gli americani si identificano con il sogno Trump: popolarità e ricchezza. […]