1 - STOLTENBERG, 'SCUDO NUCLEARE EUROPEO? C'È GIÀ LA NATO'
donald trump Jens Stoltenberg
(ANSA) - "La Nato ha un deterrente nucleare che funziona da decenni, abbiamo condiviso la dottrina che ne sta alla base e le strutture di comando e controllo: non dobbiamo fare nulla per indebolire la sua forza, dobbiamo sostenerlo". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg commentando il dibattito in corso sulla possibile creazione di una deterrenza nucleare europea. "La forza della Nato è di avere il Nord America e l'Europa uniti nell'alleanza: insieme siamo il 50% del Più mondiale e il 50% della potenza militare globale".
volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius
2 - STOLTENBERG, RITARDO AIUTI USA A KIEV HA EFFETTI SUL CAMPO
(ANSA) - "Vediamo l'impatto della mancata approvazione degli Stati Uniti del pacchetto di aiuti all'Ucraina". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull'allarma lanciato da Washington sul razionamento delle munizioni da parte delle forze ucraine. "Mi aspetto che il Congresso approvi le misure: non si tratta di carità ma d'investimento sulla nostra sicurezza", ha aggiunto.
3 – LA NATO SI BLINDA, AUMENTA LA SPESA RUTTE IN POLE PER IL DOPO STOLTENBERG
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per "La Stampa"
donald trump - vertice nato
Mark Rutte è a un passo dalla nomina a segretario generale della Nato. L'iter per designare il successore di Jens Stoltenberg alla guida dell'Alleanza Atlantica non si è ancora concluso, ma l'amministrazione Biden preme per chiudere la partita entro la fine di marzo, in modo da evitare che la scelta finisca nel calderone delle trattative tra i leader europei per eleggere i prossimi vertici delle istituzioni Ue.
E l'attuale premier olandese – come confermano autorevoli fonti diplomatiche a La Stampa – al momento è nettamente il favorito, nonostante la Turchia stia cercando di ottenere contropartite per dare il suo via libera.
MARK RUTTE EMMANUEL MACRON
I ministri della Difesa dell'Alleanza ne discuteranno oggi a margine della riunione in programma a Bruxelles, quando Stoltenberg presenterà i dati sulle spese militari anche per rispondere a Trump: secondo il segretario generale, gli investimenti nella Difesa sono aumentati dell'11% in un anno e i Paesi che raggiungeranno il tetto del 2% del Pil nel 2024 saliranno a quota 18 (su 31). Per la prima volta dal secondo dopoguerra, la soglia sarà superata anche dalla Germania.
[…] agli addetti ai lavori non è sfuggito "l'endorsement" di Rutte ai richiami di Donald Trump. Un mese fa, interpellato a margine del forum di Davos, il presidente olandese non ha usato mezzi termine: «Trump aveva assolutamente ragione a dire che non spendiamo abbastanza e che bisognerebbe fare di più».
donald trump - nato
Ovviamente lo aveva detto prima dell'ultima uscita dell'ex presidente americano, che ieri è stata stigmatizzata dai ministri della Difesa riuniti a Bruxelles. «Gli Stati Uniti non hanno mai combattuto una guerra da soli – ha puntualizzato Stoltenberg –.
E non bisogna dimenticare che l'unica volta che abbiamo invocato l'articolo 5 del Trattato (quello che prevede la difesa reciproca, ndr) è stato dopo gli attacchi dell'11 settembre». Un modo per ricordare che anche gli Usa hanno bisogno della Nato.
Il mandato di Stoltenberg scadrà il 1° ottobre e Rutte è attualmente in carica come premier per gli affari correnti, visto che nei Paesi Bassi non è stato ancora possibile formare un governo dopo le elezioni dello scorso novembre. A spingere ulteriormente la sua candidatura, nei prossimi giorni, ci sarà anche l'uscita di scena definitiva di Ursula von der Leyen dalla corsa per diventare segretario generale della Nato.
VERTICE NATO DI VILNIUS - SUNAK, ERDOGAN, BIDEN, MELONI, STOLTENBERG E ZELENSKY
Lunedì il comitato esecutivo della Cdu dovrebbe indicarla come candidata per la presidenza della prossima Commissione europea, incoronandola di fatto Spitzenkandidat del Partito popolare europeo (le candidature al Ppe vanno depositate entro mercoledì, dopodiché l'elezione formale avverrà il 6 marzo al congresso di Bucarest).
Fino a qualche mese fa, Von der Leyen era nella lista dei possibili successori di Stoltenberg, ma fonti di Palazzo Berlaymont rivelano che l'esplosione del conflitto in Medio Oriente avrebbe giocato un ruolo nella scelta di rinunciare al salto nel quartier generale della Nato. […]
donald trump - nato
Martedì Von der Leyen è andata a Parigi per incontrare Emmanuel Macron, che cinque anni fa era stato il suo principale sponsor. Il presidente francese sostiene il suo secondo mandato ed è uno degli artefici dello schema che si sta delineando con Rutte alla Nato, vista la vicinanza tra i due e l'affinità politica (entrambi sono parte della famiglia dei liberali).
Macron sta lavorando da tempo per avere un leader Ue a capo della Nato, motivo per cui si era opposto alla nomina del britannico Ben Wallace. L'opzione Rutte ha suscitato qualche malumore tra i Paesi baltici e dell'Est che chiedono di essere rappresentati, ma puntare su un leader di quell'area geografica potrebbe essere letto come un atto eccessivamente ostile nei confronti della Russia.
jens stoltenberg emmanuel macron rishi sunak olaf sholz joe biden al vertice nato di vilnius 4
Per andare incontro alle loro richieste, si sta dunque facendo largo l'ipotesi di offrire a un leader dell'Europa orientale il posto da Alto Rappresentante per la politica estera Ue. Il nome che più circola a Bruxelles è quello della premier estone Kaja Kallas, che è stata da poco inserita dalla Russia nella lista dei ricercati internazionali.
EMMANUEL MACRON MARK RUTTE SELFIE DI VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE CON UN F-16 volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius 2 jens stoltenberg doanld trump - vertice nato