1 – IL PARTITO SI SCANNA ALL'OMBRA DI TRUMP –
Estratto dell'articolo di Carlo Nicolato per “Libero quotidiano”
I CANDIDATI ALLA NOMINATION REPUBBLICANA AL DIBATTITO TV
Senza Trump il dibattito dei candidati repubblicani alle primarie di Milwaukee sponsorizzato da Fox News è sembrato un divertissement fine a se stesso, come se il tycoon, l’unico vero papabile della schiera, avesse detto: «Lasciamo che i ragazzi si divertano prima che le cose si facciano serie».
[…]
«Il miglior presidente del 21° secolo» è invece proprio lui, Trump, secondo la definizione che Vivek Ramaswamy gli ha affibiato durante il compassato dibattito Gop, che ha toccato il suo momento più eccitante proprio mentre si parlava dell’illustre assente.
mike pence e ron desantis l dibattito dei candidati repubblicani
Secondo la critica neutrale l’imprenditore 38enne di origine indiana è stato il più vivace della tenzone, probabilmente anche il vincitore della serata, se non altro perché è stato al centro di quasi ogni scambio controverso e anche perché in qualche modo ha cercato di prendersi il ruolo di spaccatutto che spettava a Trump.
Secondo Fox invece è stato l’unico perdente: è arrivato al dibattito con uno «slancio sostanziale» ma «in sole due ore, ha sprecato quel vantaggio e, molto probabilmente, ogni possibilità che avrebbe potuto avere di assicurarsi la nomination».
Vivek Ramaswamy
Ramaswamy «ha interrotto costantemente e non ha mostrato la sobrietà e la sostanza di cui necessita un 38enne desideroso di convincere gli elettori che appartiene allo Studio Ovale», ha «deriso» i suoi compagni di partito e, sebbene successivamente alla prima pausa abbia «attenuato l’arroganza, il danno era fatto». Meritandosi insomma gli insulti degli altri contendenti che lo hanno definito «un ragazzo tipo ChatGPT», un «novizio» e un «dilettante».
Anche lui ha alzato la mano quando è stato chiesto ai candidati chi tra loro avrebbe sostenuto Trump se fosse stato condannato ma comunque nominato. Tutti lo hanno fatto, tranne l’incolore Asa Hutchinson, dando così l’inconfutabile prova che scegliendo di non andare l’ex presidente ha completamente azzeccato la strategia.
Vivek Ramaswamy e nikki haley al dibattito dei candidati repubblicani
Solo Chris Christie ha avuto un mezzo ripensamento sostenendo poi che «qualcuno deve smettere di normalizzare questa condotta al di sotto del ruolo di presidente degli Stati Uniti», ma è stato travolto dai fischi del pubblico presente
[…] Sulla carta invece quello che ha più possibilità di insidiare Trump è sicuramente Ron DeSantis (tra gli otto l’unico a doppia cifra nei sondaggi seppur dietro di 23 punti) ma è anche quello ad aver più deluso nel dibattito, il meno sciolto, il più costruito.
«Non è riuscito a rispondere alla maggior parte delle domande che gli erano state rivolte, inserendo invece ostinatamente frasi già preparate che raramente si adattavano al momento» ha commentato la Fox troncandogli la carriera sul nascere.
ELON MUSK RETWITTA LA FOTO SEGNALETICA DI DONALD TRUMP
Ma chi è stato dunque il vero vincitore della serata? L’unica donna presente, ovvero Nikki Haley, l’ex ambasciatrice all’Onu che ha fatto valere tutta la sua esperienza internazionale specie quando ha attaccato Ramaswamy sulle sue posizioni non molto popolari a destra.
«Vuole consegnare l'Ucraina alla Russia, vuole lasciare che la Cina si mangi Taiwan, vuole smettere di finanziare Israele. Non fai questo agli amici, quello che fai invece è prendere alle spalle tuoi amici» ha accusato la Haley commentando che è evidente che Ramaswamy non ha esperienza internazionale. È «appassionata, ma non emotiva» ha commentato la Fox, «dura nei confronti della sicurezza nazionale e della protezione dei confini, intelligente riguardo all’istruzione».
[…] Pur avendo anche lei alzato la mano la Haley ha detto che il partito dovrebbe occuparsi anche del fatto che «Trump è il politico più antipatico in America». E che vincere un'elezione generale «in questo modo» è molto difficile.
2 – DUELLO TRA REPUBBLICANI, FLOP DI DESANTIS L'OUTSIDER RAMASWAMY SCALA I SONDAGGI
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “La Stampa”
I CANDIDATI ALLA NOMINATION REPUBBLICANA AL DIBATTITO TV
[…] gli otto candidati presidenziali americani qualificatisi per il primo dibattito tv su Fox News si sono attaccati su tutto, dall'Ucraina all'aborto e al clima, ma soprattutto sul grande assente, Donald Trump, impegnato a boicottare il confronto nella casa del Genò Old Party tramite un'intervista con l'amico Tucker Carlson su X.
L'unico verdetto è che dal duello di Milwaukee, organizzato da Fox News, non esce un vero vincitore, ma nemmeno un perdente. O forse tutti perdenti rispetto a Trump che nei sondaggi stacca ogni avversario di partito in maniera abissale.
nikki haley
Il governatore della Florida Ron DeSantis, principale rivale del tycoon, sembra aver perso l'occasione per emergere dal gruppo e risalire nei sondaggi: troppo ingessato, poco comunicativo e con latitante carisma. […]
L'ultraconservatore Mike Pence si è ricavato spazi più ampi, incassando il sostegno dei rivali per aver difeso la costituzione opponendosi alla richiesta di Trump di non certificare la vittoria di Biden. O quando ha messo in riga il giovane e rampante imprenditore biotech di origini indiane Vivek Ramaswamy, aspirante vice di Trump con la sua linea anti-establishment che gli sta consentendo di acquistare quota nei sondaggi.
«Non ne posso più di questo tizio che sembra ChatGtp», è stata la goffa replica dell'ex governatore Chris Christie, che ha sfoderato tutta la sua retorica vantandosi di essere l'unico che ha battuto (nel suo Stato) un democratico in carica.
I CANDIDATI ALLA NOMINATION REPUBBLICANA AL DIBATTITO TELEVISIVO
Promossa anche l'ex governatrice del South Carolina, Nikki Haley, l'unica a chiedere di non «demonizzare» l'aborto e a sottolineare il plus femminile: «Se vuoi che di una cosa si parli chiedi a un uomo, sei vuoi che una cosa sia fatta chiedi a una donna», chiosa citando Margaret Thatcher. […]
I CANDIDATI ALLA NOMINATION REPUBBLICANA AL DIBATTITO TV