1. FED:ANALISTI,CON POWELL BENEFICI PER GOLDMAN, MORGAN STANLEY
JANET YELLEN JEROME POWELL
(ANSA) - La nomina di Jerome Powell alla guida della Fed porterebbe i maggiori benefici per Goldman Sachs e Morgan Stanley. Mentre se fosse scelto John Taylor i benefici sarebbero maggiori per JPMorgan e Bank of America. E' l'analisi della societa' di brokeraggio Atlantic Equities. Con Powell dovrebbe continuare l'approccio graduale sui rialzi dei tassi di interesse e sulla riduzione del bilancio della banca centrale americana: questo ''e' benvenuto dai mercati'', anche perche' si traduce nel proseguire dell'attivita' di fusioni e acquisizioni, di rifinanziamento del debito e di commissioni per le banche di investimento.
2. TRUMP SPIAZZA I "FALCHI", POWELL VERSO LA FED
Barbara Ardù per la Repubblica
Non lo farà con un tweet, si dice, per rispetto all' istituzione. Ma la scelta di Donald Trump per la nomina del prossimo numero uno della Federal Reserve è vicina. Prima del 3 novembre, ha promesso il presidente Usa, dopo la due giorni di riunione della Fed da cui non si attendono nuove indicazioni. E pur non essendosi mai sbilanciato tra i tre papabili rimasti in lizza (la uscente Janet Yellen, John Taylor "il falco" e Jerome Powell, già nel board della Fed), la scelta sembra chiudersi su quest' ultimo.
JEROME POWELL
Il New York Times lo dà per certo, confermando le voci che si rincorrono da giorni sulla stampa Usa. Una sconfitta per i falchi repubblicani che preferivano Taylor, l' economista della Stanford University. Che però avrebbe perso in una sorta di votazione in casa repubblicana per alzata di mano. Ma Trump ama sorprendere, avvertono fonti della Casa Bianca.
mario draghi e janet yellen
Da tempo alleato di Janet Yellen per rialzi graduali dei tassi e per una riduzione senza scossoni del bilancio della banca, Jerome Powell sembra essere invece l' uomo giusto. Repubblicano, 46 anni, Powell pur favorevole come Taylor, a una rivisitazione del Dodd-Frank (la riforma voluta da Obama per regolamentare la finanza statunitense) rappresenta la continuità. E, cosa non da poco, tra i due è favorito dagli analisti e dagli investitori di Wall Street.
Obama firma legge Dodd Frank
Tutta gente che sta attendendo col fiato sospeso il cambio al vertice della Fed, che avverrà comunque in febbraio. E sì perché Wall Street guarda a Washington con preoccupazione. Una città travolta dallo scandalo del Russiagate, con le prime incriminazioni formali che sembrano puntare dritto verso la Casa Bianca, operatori e investitori di Wall Street sono in attesa di indicazioni. E non solo sulla nuova presidenza della Fed, ma anche sulla riforma delle tasse, che dovrebbe tagliare le imposte per le aziende.
donald trump
Riforma in cui però, secondo la bozza cui sta lavorando la Camera, mancherebbe il target di un' aliquota al 20%. Per arrivare a un taglio di questa portata ci vorrebbero ben cinque anni. Troppo. Una cattiva notizia per i mercati, in volata da mesi su questa promessa di Trump.