1.GRECIA:TSIPRAS ATTACCA, EUROPA A BIVIO DECIDA POLITICA
tsipras per mano con juncker
(ANSA) - Alla vigilia di una settimana cruciale per il futuro della Grecia, mentre prosegue il lavoro del Brussels Group, Alexis Tsipras va all'attacco richiamando la necessità di una decisione politica. Nell'imminenza della scadenza della rata da 300 milioni che Atene deve rimborsare all'Fmi entro il 5 giugno, il premier greco, con un lungo intervento sulle colonne di Le Monde, si scaglia contro chi impedisce un'intesa avvertendo che l'Europa è ad "un bivio" e che ogni decisione sul futuro deve essere nelle "mani dei leader europei" e non spetta a istituzioni che non "sono elette e che non devono rendere conto ai cittadini".
TSIPRAS E JUNCKER
Anche se Tsipras, Merkel e Hollande, secondo quanto riporta l'agenzia greca Ana, sono tornati a parlarsi telefonicamente stasera, concordando sula necessità che "un accordo sul salvataggio di Atene venga raggiunto prima possibile". La telefonata dicono le fonti si è tenuta in "un'atmosfera molto buona". L'intervento su Le Monde di Tsipras innesca però una quasi immediata reazione di Berlino con il capogruppo parlamentare della Cdu (il partito della Merkel) Volker Kauder che ribadisce: "la palla è nel campo della Grecia" per cui "deve fare i propri compiti".
"Se non siamo ancora arrivati ad un accordo con i nostri partner non è a causa della nostra intransigenza, né delle posizioni incomprensibili da parte greca", è il j'accuse del premier greco che vede la causa nell'"ossessione di alcuni rappresentanti istituzionali che insistono su soluzioni irragionevoli" dice il leader di Syriza e avverte con toni netti che quel bivio a cui si trova l'Europa, da una parte, porta ad "un maggiore approfondimento dell'integrazione europea in un contesto di eguaglianza e solidarietà" ma, all'altra, ad un' Eurozona a due velocità che "conduce ad una rottura ed ad una divisione dell'Eurozona e di fatto della Ue".
varoufakis lagarde
E conclude il suo intervento chiamando in causa anche Hemingway: "se alcuni pensano o vogliono credere che le decisioni che ci aspettano riguardano solo la Grecia si sbagliano. Rimando loro ad un capolavoro d'Ernest Hemingway "Per chi suona la campana?"".
Parole che sferzano in un week end delicato in cui il 'Brussels Group' ha proseguito il proprio lavoro, sul tavolo tutti i temi su cui si sta trattando con Atene: dalla tassazione, alle pensioni fino alla giustizia, ai mercati e al sistema bancario. Incontri che, tanto a livello tecnico quanto politico, continueranno anche domani. Secondo il commissario Ue Oettinger è improbabile che nel previsto meeeting di domani tra la cancelliera tedesca,Hollande e Juncker si arrivi ad una soluzione che invece potrebbe giungere entro la settimana. E c'è anche attesa per il direttivo di mercoledì della Bce con l'orecchio teso al discorso di Draghi, anche sulla Grecia.
schaeuble merkel
Insomma, tutto di nuovo in ballo, dopo gli annunci dei giorni scorsi di una disponibilità da parte di Atene a rinunciare ad una parte del suo programma antiausterità. Dal canto suo il ministro delle Finanze Varoufakis oggi con un tweet ha escluso le sue dimissioni. L'attenzione dunque su Atene è ancora una volta massima, anche da parte dei mercati. L'ultima settimana ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, come l'incertezza greca abbia un peso specifico sulle Borse.
A dire il vero l'unica Piazza che ha chiuso il mese di maggio in positivo è stata Milano che però oltre a difendersi dalla 'mina' ellenica, è in allerta sull'esito del voto delle Regionali. E' chiaro che una affermazione dei partiti anti-europeisti potrebbe non essere vista di buon occhio. Lo ha dimostrato la Spagna con la vittoria di Podemos che a Madrid ha portato ad un surriscaldamento degli spread.
2.GRECIA:GOLDMAN,PER SUPERARE IMPASSE POTREBBE SERVIRE DEFAULT
GOLDMAN SACHS
(ANSA) - Un default tecnico della Grecia e un blocco dei depositi ellenici "non solo è possibile" ma "potrebbe essere necessario allo scopo di rompere l'impasse in cui versano i negoziati" con i creditori. E' quanto afferma Goldman Sachs in un report. La banca americana rileva come le trattative siano ormai in stallo e la situazione delle casse di Atene, ormai quasi vuote, potrebbe costringere il governo di Tsipras a disattendere i suoi impegni con pensionati e lavoratori, a cui è stato promessa la priorità nel pagamento di salari e pensioni rispetto alle obbligazioni con i creditori.
"Mentre potrebbe servire ancora del tempo, la perdita di questa priorità potrebbe cambiare la dinamica dei negoziati. In particolare appare chiaro che la piattaforma su cui il governo è stato eletto - restare nell'euro ma senza ulteriori aggiustamenti e controlli esterni - non è fattibile". Un bagno di realismo, secondo Gs, richiederebbe dunque "un nuovo governo, un referendum o nuove elezioni".
3.GRECIA: SYRIZA RISCHIA SPACCATURA SU NOMINA PANARITIS A FMI
Fondo Monetario Internazionale
(ANSA) - Non accennano a diminuire le polemiche all'interno del partito greco Syriza, al governo, che rischia una spaccatura dopo la recente nomina dell'economista Elena Panaritis a rappresentante della Grecia presso il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Come riferisce oggi la stampa ateniese, il premier Alexis Tsipras si trova ora ad affrontare le dure reazioni di molti deputati del suo partito che non hanno gradito la scelta di Panaritis, componente del team negoziale ellenico a Brussels ed ex deputata del partito socialista Pasok dal 2009 al 2012, in sostituzione di Thanos Katsambas.
TSIPRAS E SAMARAS
In una lettera inviata ieri a Tsipras, circa 40 parlamentari di Syriza hanno chiesto senza mezzi termini al premier che la nomina di Panaritis venga revocata affermando che le sue opinioni sono in conflitto con il programma del partito perché quando lei era parlamentare del Pasok aveva sostenuto la politica di austerità portata avanti dal governo dell'ex premier Antonis Samaras (Nea Dimokratia), con cui il partito socialista era alleato. "Un rappresentante di spicco delle politiche di salvataggio non può rappresentare il governo", hanno scritto nella lettera i deputati di Syriza secondo i quali "la questione non è simbolica ma politica. E' una decisione sbagliata e chiediamo che venga revocata".
YANNIS DRAGASAKIS E VAROUFAKIS
Il Pasok, da parte sua, ha accusato Panaritis di essere "un'opportunista politica". L'economista è considerata vicina al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis e le dure critiche alla sua nomina sono viste come un attacco indiretto al ministro che ha scatenato una nuova ondata di speculazioni circa il suo destino politico.