1 – SPARATORIA A MINNEAPOLIS, 1 MORTO E 11 FERITI. A TULSA FLOP DI PRESENZE PER TRUMP
Da www.ansa.it
donald trump a tulsa 1
Un uomo è morto e altre undici persone sono rimaste ferite nella notte in una sparatoria a Minneapolis, la città dove l'afroamericano George Floyd è stato ucciso da quattro agenti. Lo riferisce la polizia, limitandosi a precisare che a sparare sono stati individui a piedi. I feriti, tutti adulti, non sono in pericolo di vita.
E ieri a Tulsa, flop di presenze al comizio di Donald Trump. Il presidente Usa sperava di tornare ai consueti bagni di folla straripante sfidando dopo oltre tre mesi una pandemia di coronavirus ancora allarmante. E' questo l'aspetto politico più evidente della serata, conclusa con momenti di tensione e la polizia costretta a disperdere con gas irritante i pacifici dimostranti anti Trump e il gruppo di fan armati del tycoon che li avevano seguiti attaccandoli con spray al peperoncino.
donald trump a tulsa 2
Nei giorni scorsi il presidente aveva sbandierato che le richieste di partecipazione al comizio erano un milione. La sua campagna se ne aspettava almeno 100 mila a Tulsa ma non è riuscita neppure a riempire l'arena indoor da 19 mila posti: la parte superiore delle tribune era vuota, come non era mai successo prima al tycoon. Poca la gente fuori, tanto che è stato cancellato il discorso di Trump previsto prima del comizio su un maxi palco allestito all'esterno, davanti al quale si contava di radunare almeno 40 mila persone.
supporter di trump a tulsa
Lo staff del presidente ha scaricato la colpa sui media, rei di aver spaventato i suoi supporter con i rischi di contagio (che erano reali), e sui dimostranti, accusati (infondatamente) di aver impedito l'accesso ai fan. E questi sono stati i primi due bersagli anche di Trump. "Ci sono persone molto cattive là fuori", ha arringato, definendo i suoi fan dei "guerrieri" per aver sfidato tutti questi pericoli. Poi ha attaccato i media 'fake news' per aver insinuato che potrebbe essere malato perchè all'Accademia di West Point ha sceso le scale in modo incerto ("avevo le scarpe con la suola di cuoio", si è giustificato) e ha bevuto un bicchiere con due mani. "Se avessi un problema di salute, ve lo direi", ha assicurato. Quindi ha affrontato il capitolo coronavirus, usando una nuova definizione razzista, 'Kung Flu', dopo averlo già chiamato il 'virus cinese'. "Ho salvato centinaia di vite umane", si è vantato, nonostante gli Usa abbiano il primato mondiale di morti (120 mila) e di casi (oltre due milioni). "Ora ho ordinato di rallentare i test perchè un loro aumento comporta un incremento dei casi", ha spiegato.
posti vuoti a tulsa
Ma il cuore politico del discorso è stato l'attacco frontale a Joe Biden, il rivale in fuga nei sondaggi per la Casa Bianca e che a maggio lo ha superato per la prima volta anche nella raccolta fondi (80 mln). "Il nostro Paese sarà distrutto se verrà eletto. E' un burattino in mano alla sinistra radicale", quella che "assedia la nazione" con le sue proteste, i suoi saccheggi, le sue violenze, l'abbattimento delle statue confederate o di Cristoforo Colombo ("Io, invece, vi dico che amo l'Italia e dico grazie al popolo italiano"), ha accusato, prendendo di mira anche le deputate progressiste Alexandria Ocasio-Cortez e Ilham Omar, evocata insieme al "suo Paese" di origine (la Somalia) anche se è americana. "Ho fatto più io in quattro anni che Biden in 47 per la comunità afroamericana, la giustizia razziale comincerà con il suo pensionamento", ha rincarato ricordando anche le gaffe dello sfidante. Ma non una parola su George Floyd. In compenso ha promesso che, se sarà eletto, il prossimo sarà l'anno economico più forte di sempre.
Beffa per Trump, dietro il flop del comizio di Tulsa gli adolescenti di TikTok
donald trump a tulsa 3
Dietro il flop di pubblico di Donald Trump a Tusla, nel suo primo comizio dopo il lockdown per Coronavirus, ci sarebbero gli adolescenti di TikTok, il social network preferito dalle fasce più giovani degli utenti di internet, oltre ai fan del K-pop, come viene generalmente definita la musica pop sudcoreana. A rivelarlo è un articolo del New York Times, secondo il quale sul social network cinese centinaia di giovanissimi hanno rivendicato in brevi video la responsabilità del flop del presidente in Oklahoma.
il tweet di alexandria ocasio cortez su trump a tulsa boicottato
Facciamo un passo indietro. Brad Parscale, il presidente della campagna per le presidenziali di Trump, aveva rivendicato lunedì scorso che lo staff aveva ricevuto oltre un milione di richieste di biglietti per il comizio di Tulsa. Ma nell’arena BOK Center, che conta 19mila posti, i supporter del tycoon erano molti meno, con ampie zone deserte.
Come ricostruito dal Nyt, subito dopo l’annuncio su Twitter dello staff di Trump di registrarsi gratuitamente per partecipare al comizio, migliaia di fan del K-pop e di altri utenti di TikTok hanno iniziato a condividere le informazioni diffuse dallo staff di Trump incoraggiando, per scherzo, ad iscriversi.
Come rivelato dallo youtuber Elijah Daniel al New York Times, “il trend si è diffuso principalmente attraverso Alt TikTok, una stanza tranquilla dove le persone fanno scherzi e molto attivismo”. Dopo l’iscrizione quindi molti utenti hanno cancellato i loro post, per nascondere il piano di sabotaggio del comizio di Trump.
sostenitori di trump a tulsa
La mossa degli adolescenti di TikTok è stata ‘lodata’ pubblicamente da Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane eletta alla carica parlamentare nella storia statunitense: “In realtà sei appena stato ROCKED dagli adolescenti su TikTok che hanno inondato la campagna di Trump con prenotazioni di biglietti falsi e ti hanno indotto a credere che un milione di persone desiderassero che il tuo suprematista bianco aprisse il microfono abbastanza da riempire un’arena durante Covid”, ha scritto la deputata Dem in risposta alle parole di Brad Parscale che accusava i manifestanti “radicali” di aver impedito l’ingresso al BOK Center ai sostenitori di Trump.
il bok center mezzo vuoto
CORONAVIRUS, CNN: "POSITIVI 6 MEMBRI STAFF DI TRUMP A TULSA"
Sei membri dello staff di Donald Trump che lavorano al comizio che il presidente ha tenuto ieri sera a Tulsa, in Oklahoma, sono risultati positivi al coronavirus. Lo ha reso noto la campagna di Trump, secondo quanto riferisce la Cnn.
donald trump ritorna alla casa bianca dopo il comizio a tulsa
Quello di Tulsa è il primo comizio della campagna di Trump per la rielezione, dopo lo stop imposto dalla pandemia. L'evento, che si terrà al chiuso nel Bank of Oklahoma Center, con una capienza di 19mila persone, è stato accompagnato dalle polemiche, per il timore di una diffusione del contagio da coronavirus.
Il via libera definitivo si è avuto dopo che la Corte Suprema dell'Oklahoma ha respinto il ricorso presentato dal John Hope Franklin for Reconciliation, un'organizzazione che promuove l'uguaglianza razziale e da altri che chiedevano di vietare il comizio per impedire il rischio di nuove infezioni nello Stato. Preoccupazione è stata espressa anche dalle autorità sanitarie locali.
donald trump a tulsa
La campagna Trump ha riferito di aver ricevuto oltre un milione di richieste di biglietti per l'evento, mentre una lunga coda fuori dal Bank of Oklahoma Center che ospiterà il comizio, ha cominciato a formarsi già nei giorni scorsi. Gli organizzatori hanno annunciato che a tutti i partecipanti verrà misurata la temperatura all'ingresso e saranno forniti gel sanificanti e mascherine. La procedura online di acquisto dei biglietti prevedeva l'accettazione di una liberatoria nella quale si accetta il rischio di esposizione al Covid-19 e si esenta la campagna Trump da qualsiasi responsabilità per eventuali "malattie o lesioni".
donald trump a tulsa e la scaletta
"Sulla base dei protocolli di sicurezza - ha detto in una nota il direttore per la comunicazione della campagna, Tim Murtaugh - i membri dello staff vengono sottoposti al tampone per il Covid 19 prima degli eventi. Sei membri del team di ricognizione sono risultati positivi tra le centinaia di test condotti e sono state immediatamente attivate le procedure per la quarantena. Nessun membro positivo o che sia stato in contatto stretto con loro sarà alla manifestazione di oggi".
proteste contro trump a tulsa
Lo stesso Murtaugh ha ricordato che "tutti i partecipanti saranno sottoposti al controllo della temperatura prima di passare la sicurezza, e a loro saranno dati maschere protettive e igienizzanti per le mani".
supporter armati di trump a tulsa donald trump a tulsa e la scaletta 1 posti vuoti a tulsa 1 sostenitori di trump a tulsa attesa del comizio di trump a tulsa 1 sostenitori di trump al bok center di tulsa attesa del comizio di trump a tulsa ordinanza del sindaco di tulsa sostenitori di trump a tulsa2 sostenitori di trump a tulsa sostenitori di trump a tulsa 1