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    ALLIEVI STUPRATORI – A RIMINI UNA TURISTA TEDESCA VIENE COSTRETTA A UN RAPPORTO DI GRUPPO DA DUE ALLIEVI DI UNA SCUOLA DI POLIZIA. LA QUESTURA: NON INDOSSERANNO MAI LA DIVISA. LORO SI DIFENDONO: ERA CONSENZIENTE


     
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    Franco Giubilei per “la Stampa”

     

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    Nuovo caso di stupro a Rimini, solo che stavolta i presunti autori sono giovani italiani che, per la scelta di vita che hanno fatto, dovrebbero dare l' esempio: a essere accusati di violenza sessuale di gruppo, invece, sono due allievi siciliani della Scuola di polizia di Brescia di 21 e 23 anni che, nel tardo pomeriggio di sabato, avrebbero abusato di una turista tedesca.

     

    La ventenne, che ieri ha fatto ritorno in Germania insieme alle amiche, sarebbe stata violentata nella camera dell' ostello della gioventù dov' erano alloggiati gli aspiranti poliziotti e dove anche lei occupava una camera insieme con due coetanee.

     

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    I due ventenni, denunciati a piede libero, sono già tornati a Brescia dove di certo li aspetta un provvedimento disciplinare severo, in attesa che le indagini accertino le loro responsabilità penali: la sospensione e, con buona probabilità, l' espulsione. In ogni caso, fanno sapere dalla questura di Rimini, è praticamente escluso che indosseranno mai la divisa della polizia di Stato.

     

    L' incontro

    La vittima è una studentessa che si trovava in vacanza a Rimini da una settimana con due amiche. La conoscenza con i due italiani è nata all' interno dell' ostello in cui le ragazze tedesche avevano preso una stanza vicina a quella dei giovani allievi.

     

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    Fonti di polizia rivelano che i primi contatti fra i due gruppi ci sono stati venerdì, quando la pioggia battente ha trattenuto gli ospiti dentro la struttura.

     

    Sempre il maltempo, sabato pomeriggio, ha favorito un nuovo incontro, stavolta nella camera degli allievi: le tre ragazze ci sono andate e hanno bevuto qualcosa insieme agli altri, passando il tempo a chiacchierare, poi due di loro sono rientrate nella loro stanza, lasciando la ventenne da sola coi due amici, sicuramente senza immaginare che cosa stava per capitarle.

     

    Quando è riuscita a uscire, la ragazza ha raccontato alle amiche di essere stata costretta a un rapporto sessuale di gruppo e ha chiesto aiuto al responsabile della struttura, che ha chiamato la polizia. Secondo gli investigatori non era ubriaca, ma saranno le analisi del sangue a chiarire questo aspetto.

     

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    Verso le 18 gli agenti della squadra mobile di Rimini sono intervenuti per identificare i due giovani, seguiti dagli esperti della scientifica che hanno esaminato la stanza. Gli inquirenti, coordinati dal pm Davide Ercolani, hanno lavorato fino a tarda notte per ricostruire la dinamica dell' aggressione: dopo aver ascoltato le tre amiche e aver avviato gli accertamenti medico-legali sui reperti, sono scattate le denunce per violenza sessuale.

     

    La vittima è stata accompagnata subito al pronto soccorso, dove i medici hanno trovato riscontri al suo racconto. Gli indagati pare sostengano che la ragazza fosse consenziente, ma secondo fonti investigative il quadro delle accuse a loro carico è «abbastanza chiaro».

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    Nei confronti dei due allievi il direttore della Scuola agenti di polizia di Brescia ha già avviato la procedura di sospensione, ratificata dalla direzione del personale a Roma. Se le loro responsabilità saranno confermate, saranno espulsi dalla scuola e non prenderanno mai servizio.

     

    Il Comune di Rimini ha espresso solidarietà alla vittima e si costituirà parte civile nell' eventuale processo. Sempre a Rimini, nella notte fra il 25 e il 26 agosto, quattro stranieri abusarono brutalmente di una turista polacca e di una trans.

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