alessandro profumo sabina ratti foto di bacco (2)
DAGONEWS
In Leonardo-Finmeccanica si sente profumo di scadenza delle cariche (primavera 2020) e Profumo avrebbe chiesto a una banca d'affari quanto sarebbe valutata la DRS, l'azienda americana specializzata in produzione di tecnologie per la difesa, comprata nel 2008 da Guarguaglini per oltre 5 miliardi di dollari.
Si tratta di un'azienda molto ''sensibile'' per gli Stati Uniti, tanto che nell'accordo di acquisto fu stipulato un proxy agreement: la controllante italiana non può mettere becco nella gestione, può solo incassare i dividendi. Manager, indirizzo e staff sarebbero rimasti al 100% americani, e lo sono tuttora. Già Mauro Moretti nel 2015 mise in vendita le quote di DRS, per poi fare un passo indietro quando i conti migliorarono, fu riorganizzata la dirigenza e soprattutto ci fu la moral suasion del governo Obama che non voleva un altro cambio di mano.
luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano
Profumo quindi torna su un tema che sembrava tabù, ma d'altronde non ha molte frecce al suo arco: cerca di fare cassa come può, così da presentare almeno dei conti in miglioramento visto che il titolo, dagli oltre 15 euro che valeva quando è stato nominato ad, da due anni non si schioda dalla soglia dei 10-11 euro. Gentiloni, che rimane il suo (unico?) supporter nel Pd, e che spinge su Zingaretti per il rinnovo, gli ha chiesto di portare qualche risultato che lo giustifichi.
Non a caso Profumo si è messo totalmente in scia di Gianni De Gennaro, il presidente che invece avrebbe il rinnovo già in tasca, facendo fuori il team che aveva nominato in azienda e sostituendolo con dirigenti vicini all'ex capo della Polizia. Basterà? Ah, saperlo…
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