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    DJOKO O NON DJOKO, QUESTO È IL DILEMMA – TUTTI CONTRO LA PRESENZA DEL SERBO AGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS DI ROMA – COSTA NON È CONVINTO DAL SÌ DELLA VEZZALI: “CI SONO DELLE REGOLE CHE VANNO RISPETTATE. SONO CONTRARIO”. GLI FA ECO L’ASSESSORE ALLA SANITÀ DELLA REGIONE LAZIO D’AMATO: “E' TRISTE UN PAESE CHE SI DIMOSTRA DEBOLE CON I FORTI E FORTE CON I PIÙ DEBOLI”. E ANCHE L’EX CAPITANO AZZURRO DI COPPA DAVIS, CORRADO BARAZZUTTI NON CI STA: “NO A TRATTAMENTI DI FAVORE” . E INTANDO DJOKOVIC TORNA IN CAMPO A DUBAI…


     
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    1. TENNIS, TUTTI CONTRO DJOKOVIC A ROMA. COSTA: “CONTRARIO”. D’AMATO: “TRISTE UN PAESE DEBOLE CON I FORTI”

    Da www.lastampa.it

     

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    Gioca Djokovic o non gioca? Questo è il problema. Da ormai parecchi mesi, visto quanto è accaduto al campione serbo agli Australian Open. La storia però pare ripetersi anche in Italia, con l’avvicinarsi del Grande Tennis a Roma. Il primo a dirsi contrario alla presenza del campione serbo agli Internazionali è Costa: «Non mi convincono le motivazioni con le quali la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali, ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di tennis di Roma.

     

    Ci sono delle regole che vanno rispettate finché ci sono. Io credo che"creando "dei varchi, permettendo delle deroghe, si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme. E chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in quest'opera, a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma».

     

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    Mentre l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’amato ha comunque voluto ribadire un principio etico: «E' triste un Paese che si dimostra debole con i forti e forte con i più deboli. Diventa difficile chiedere ai cittadini di rispettare le regole, mentre una star del tennis può  permettersi di non farlo. Le regole valgono per tutti».

     

    Barazzutti, «no a trattamenti di favore»

    «Sarei contento che Djokovic giocasse gli Internazionali di Roma, mi auguro però che ci siano tutti i presupposti perché possa farlo con assoluta regolarità, senza trattamenti di favore perché il messaggio sarebbe assolutamente negativo». Lo dice l'ex capitano azzurro di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, tornando all'apertura del sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, nei confronti del tennista serbo alla luce delle norme vigenti che non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all'aperto, tra cui il tennis, l'obbligo del super Green Pass.

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    Il n.1 del mondo dopo esser stato escluso dagli Australian Open si è detto pronto a rinunciare anche a Roland Garros e a Wimbledon in nome della sua contrarietà all'obbligo vaccinale contro il Covid. «Bisogna vedere poi quale sarà la situazione legata alla pandemia da qui a maggio, magari tante restrizioni non ci saranno più, a mio avviso che Djokovic possa giocare a Roma è una cosa che fa piacere a tutti, agli organizzatori del torneo come al pubblico.

     

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    Poi non so, magari Novak ha le carte in regola per partecipare considerando i 6 mesi dalla guarigione dal Covid che lo ha colpito a dicembre", prosegue. In una nota gli uffici del sottosegretario Vezzali sulla vicenda hanno chiarito che ''le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all'aperto, tra cui il tennis, l'obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l'attuale normativa».

     

    DJOKOVIC TORNA IN CAMPO E SFIDERÀ MUSETTI A DUBAI

    Da www.agi.it

     

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti sono i due azzurri in gara nel "Duty Free TENNIS Championships", ricco torneo ATP 500 dotato di un montepremi di 2.949.665 dollari che si disputa sul cemento di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

     

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    Il 20enne di Sesto Pusteria, n.10 del ranking mondiale e quarta testa di serie, al rientro nel circuito dopo i quarti di finale raggiunti agli Australian Open e pochi giorni dopo l'annuncio della separazione da Riccardo Piatti (il nuovo coach di Sinner è Simone Vagnozzi), esordirà contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, n.47 ATP.

     

    Il sorteggio non è stato certo troppo benigno con il 19enne di Carrara, n.57 del ranking ATP e in tabellone con una wild card, visto che è stato abbinato al primo turno al serbo Novak Djokovic, n.1 del mondo e del seeding, che fa il suo esordio stagionale dopo il "caso Australia" e l'espulsione da quel Paese per via della sua mancata vaccinazione anti-Covid.

     

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    Il 34enne di Belgrado, che ha scritto il suo nome nell'albo d'oro complessivamente cinque volte, dal 2009 al 2011, nel 2013 e nel 2020, oltre ad essere stato finalista anche nel 2015, si è aggiudicato l'unico precedente con Musetti, negli ottavi del Roland Garros 2021 quando "Nole" rimontò due set al Next Gen azzurro, poi per problemi fisici costretto al ritiro sotto 4-0 al quinto.

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