«A Via Rasella uccisa una banda musicale di semi-pensionati altoatesini, non erano nazisti delle SS». Le parole di Ignazio La Russa, Presidente del Senato. #matrice pic.twitter.com/Noq0cWOZKd
— Alekos Prete (@AlekosPrete) March 31, 2023
Estratto dell’articolo di Daniela Ranieri per “il Fatto Quotidiano”
ignazio la russa giorgia meloni
Da 6 mesi i membri del governo Meloni sono diuturnamente impegnati nella produzione di borborigmi, scemenze, oltraggi, oscenità, facezie, uscite da mitomani. Di seguito un florilegio.
24 marzo. Meloni commemora da Bruxelles le vittime delle Fosse Ardeatine: “335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”.
La diplomata Giorgia sarebbe bocciata in Storia. La guerra di Resistenza è stata anche una guerra civile; i nazisti non uccidevano i fascisti loro lacchè; quando pensiamo a un fascista che ammazza un fascista ci viene in mente solo Mussolini che fece fucilare il genero Galeazzo Ciano.
ignazio la russa giorgia meloni.
La Russa, presidente del Senato, la difende: “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani”.
Chi non ha visto suonatori di bande musicali con 5-6 bombe a mano attaccate alla cintola? I partigiani hanno sconfitto i nazisti perché uno come La Russa potesse diventare seconda carica dello Stato e dare a loro la colpa dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. […]
Il 28 ottobre palazzo Chigi dirama una circolare: “Giorgia Meloni va chiamata ‘il signor presidente’”, unico caso al mondo di patriota che sputa sulla propria madrelingua.
CARICATURA DI IGNAZIO LA RUSSA DISEGNATA DA FRANCESCO FEDERIGHI PER IL FATTO QUOTIDIANO
Tajani, Ministro degli Esteri, l’altro ieri: “L’utero di una donna non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto”. E badate bene che questo è uno dei meno incontinenti (Berlusconi sì che sapeva utilizzare gli uteri in maniera decorosa).
Il ministro della Cultura Sangiuliano a gennaio: “Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla”. In effetti finora solo il pudore ha impedito a quelli di destra di “affermare” Dante come roba loro (troppo ingombrante la presenza di Enrico Montesano). Da alcuni documenti risulta che Dante fosse anche a favore della flat tax e contro il Pos.
Fine marzo, Rampelli (FdI) avanza una proposta di legge contro l’uso dei forestierismi nelle istituzioni e nella Pa, con multe da 5.000 a 100.000 euro per chi sgarra, “in un’ottica di salvaguardia nazionale e di difesa identitaria”. Misura cara al governo che ha istituito il ministero del Made in Italy ed è guidato dalla underdog Meloni, o, come sarebbe più corretto, che ha istituito il ministero del Fabbricato in Italia ed è guidato dalla sottocane Meloni.
FABIO RAMPELLI A IN ONDA
Il ministro Valditara a novembre: “Evviva l’umiliazione” degli studenti, “un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”. Poi si corregge: voleva dire “umiltà” (è solo il ministro dell’Istruzione, mica è tenuto a sapere l’italiano).
Pochi giorni dopo, sempre lui: “Togliere il reddito di cittadinanza a chi non ha completato gli studi”, così gente con la prima media dovrà cercarsi un lavoro, che non troverà perché ha la prima media. Che genio Valditara, eh? […]
gennaro sangiuliano foto di bacco (1)
Il 26 febbraio una barca fa naufragio davanti a Crotone. Muoiono 92 persone, di cui 35 minori. Piantedosi dà la colpa ai genitori, irresponsabili e indifferenti al riscatto dei loro Paesi (Iran, Pakistan, Afghanistan: paradisi di pace e democrazia). Nella disastrosa conferenza stampa a Cutro precisa: “Il senso delle mie parole era: fermatevi, verremo noi a prendervi”. Dev’essere una campagna di marketing delle prigioni libiche.
Meloni dice: “Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”. Nessuno domanda se ha istituito una polizia speciale, se li caccia coi droni, se ci manda i Servizi Segreti o la Casellati nei ritagli di tempo dei suoi numerosi viaggi. Vigileremo. […]
giorgia meloni antonio tajani matteo salvini consiglio dei ministri a cutro antonio tajani wang yi
PIANTEDOSI CROSETTO MATTEO PIANTEDOSI MEME