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    PALAMARA TEMPORA CURRUNT - TUTTI ZITTI IN MAGISTRATURA DOPO IL LIBRO DELL'EX PRESIDENTE ANM CHE SPUTTANA IL SISTEMA - TACCIONO LE CORRENTI E I CONSIGLIERI DEL CSM, MENTRE IL PM IELO SGANCIA LA QUERELA - FORZA ITALIA: "SUBITO UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA", FLORIS: "DOVEVA PARLARE PRIMA" - L'USO A PIACIMENTO DELLE INDAGINI, LE TRAME GIUDIZIARIE SU SALVINI, L'ACCANIMENTO CONTRO BERLUSCONI...


     
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    Anna Maria Greco per "il Giornale"

     

    ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA

    Il sistema si difende con il silenzio. Tra i magistrati non si commenta il libro-intervista di Luca Palamara ad Alessandro Sallusti che s'intitola, appunto, «Il Sistema» (Rizzoli) e dimostra la commistione tra politica e attività giudiziaria.

     

    Tacciono i singoli nelle mailing list delle correnti, tacciono i consiglieri del Csm, tacciono i vertici della Anm. E quando Matteo Salvini, a Di martedì (La7), tira fuori le dichiarazioni che riguardano le sue vicende giudiziarie, dicendo che Palamara racconta dall'interno di una certa giustizia malsana come qualcuno utilizza a suo piacimento le inchieste, subito Giovanni Floris gli tappa la bocca: «Eh, ma se lo diceva prima, ormai è stato espulso».

     

    luca palamara luca palamara

    Gli unici che parlano del libro-denuncia sono quei magistrati che non si riconoscono in alcuna corrente e da anni cercano di scoperchiare il vaso di Pandora, come Palamara ha fatto adesso.

     

    alessandro sallusti alessandro sallusti

    «Nell'ascoltare il conduttore ieri sera (martedì, ndr) si è avvertita la sensazione che il Sistema abbia già predisposto la sua strategia difensiva per resistere all'uragano che dovrebbe investirlo», si legge nell'editoriale del blog «Uguale per tutti».

     

    salvini floris salvini floris

    Quella di Floris suona come «la tipica scusa italica: se me lo dicevi prima. A ben vedere è molto sospetta perché pare concepita a misura del Sistema, proprio lo stesso che PRIMA non ha fatto parlare un Palamara molto desideroso, invece, di raccontare e spiegare» e che «cacciandolo, conta di averlo screditato». In sostanza, «se parlava prima era ricatto; se parla dopo è vendetta».

    CARMEN GIUFFRIDA CARMEN GIUFFRIDA

     

    Sempre su «Uguale per tutti» Carmen Giuffrida, magistrato al Consiglio dell'Ue, ricorda che il Procuratore Generale della Cassazione Giovanni Salvi in una direttiva ai suoi che valutano le toghe da accusare per le chat di Palamara, indicava «di non procedere con l'incolpazione nei casi di autopromozione».

     

    giovanni salvi foto di bacco (2) giovanni salvi foto di bacco (2)

    Ora nel libro si scopre che nel 2017 Giovanni Legnini, allora vicepresidente del Csm, voleva Salvi Pg della Cassazione e lui stesso a «giugno invitava Palamara su una splendida terrazza di un lussuoso albergo romano nei pressi di Corso Vittorio Emanuele e lì fastosamente si auto-promuoveva».

     

    PAOLO IELO PAOLO IELO

    Palamara assicura che dell'incontro con Salvi c'è prova sul suo cellulare e la Giuffrida conclude: «Escludere dall'azione disciplinare l'autopromozione dopo essersi autopromossi non è cosa che possa restare inosservata».

     

    giuseppe cascini luca palamara giuseppe cascini luca palamara

    Querela per diffamazione l'aggiunto di Roma Paolo Ielo e Palamara risponde: «La querela richiede l'onere della prova». Giuseppe Cascini del Csm dice al Fatto che è «tutto inventato», sulle sue pressioni per fermare il disciplinare contro il pm Henry J. Woodcock, ma l'ex presidente dell'Anm lo sfida «a un confronto pubblico», dicendo di aver prove e testimoni.

     

    MAURIZIO GASPARRI MAURIZIO GASPARRI

    Quanto alla politica, Maurizio Gasparri di Fi chiede «concrete azioni di radicale revisione della magistratura, con montagne di estromissioni» e prepara «specifiche iniziative» sull'ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone.

     

    miccichè berlusconi miccichè berlusconi

    Il coordinatore siciliano azzurro Gianfranco Miccichè vuole una commissione d'inchiesta parlamentare: «L'accanimento nei confronti di Berlusconi è stato feroce e non si può escludere un'alta regia». Per Fabrizio Cicchitto, David Ermini che rimane vicepresidente del Csm conferma che è «un prodotto del sistema» e l'espulsione di Palamara «un modo per assicurarne la continuità». E l'azzurra Matilde Siracusano si augura che un nuovo governo introduca nella riforma del Csm il sorteggio, che il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha bocciato.

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