berlusconi cairo
Tommaso Rodano per il Fatto Quotidiano
Che Urbano Cairo osservi la politica con un occhio molto più che interessato è un segreto di Pulcinella. Della sua imminente discesa in campo parlano tutti, tranne lui. Tra i più entusiastici c' è l' eterno democristiano Gianfranco Rotondi: "Cairo ha una sensibilità politica. Sa ascoltare, è umile. A determinate condizioni potrebbe essere la persona giusta". Quali? "Primo, che gli italiani si stufino di Salvini e riscoprano il bisogno di qualcuno che sappia amministrare il potere seriamente.
Secondo: che si apra lo spazio per un grande centro liberale, cattolico e moderato. Cairo di certo non verrà a fare il leader di una Forza Italia morente; il junior partner del leghista".
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Ne parlano tutti, dicevamo, tranne lui. Cairo non ne ha bisogno: possiede una tv (La7), una squadra di calcio (il Torino) e un grande gruppo editoriale (Rcs). Specie i suoi quotidiani - Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Il Mattino i principali - sono sensibili al richiamo: la cura della sua immagine sfiora il culto. Ve l' avevamo raccontato sul Fatto qualche settimana fa: "Tutto il Cairo minuto per minuto" è un genere giornalistico straordinariamente fecondo sulle sue testate. La "cairite" di Rcs è peggiorata.
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Il fenomeno si manifesta in tutta la sua imbarazzante magnificenza il 4 luglio. Da pochi giorni il Milan è stato escluso dalle Coppe per motivi finanziari, permettendo il ripescaggio del Torino in Europa League. Sulla Gazzetta è tripudio: nelle pagine 2 e 3 si stende una maxi intervista "esclusiva" (sic!) all' editore del giornale.
Titolo a caratteri cubitali: " CAIRO / 'La mia campagna d' Europa'". Catenaccio: "Dopo un anno d' oro sarà un Toro aggressivo. Per Mazzarri preparo un colpo di qualità". Nota di colore: il proprietario dei granata sconfina negli aspetti tecnici, annunciando che l' allenatore "giocherà col 3-4-3".
Con le tre punte, insomma. Ricorda qualcuno?
L' intervista è la seconda in pochi giorni: il 30 giugno, appena avuta la notizia del ritorno del Torino in Europa, "la rosea" aveva subito interpellato il patron (suo e del Toro). Ancora un' intervistona, stavolta di una sola, sobria pagina: "Cairo ha pronto il passaporto/ 'Annata super e i big restano'". Il presidentissimo compare in due distinte fotografie nella stessa pagina. Quando parla lui è tutto "super", "d' oro", "di qualità".
URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI
Stavolta però l' intervista non è "esclusiva", ce l' ha anche il Corriere: il 30 giugno, insomma, Cairo è in prima pagina sui suoi due quotidiani preferiti.
Nell' intervista sul Corsera è magnanimo: "Il Toro si merita l' Europa, mi spiace però per il Milan". È un grande classico: fare il proprietario di una squadra di calcio serve soprattutto per sedere a certi tavoli, intessere relazioni, finire sui giornali e in tv. Se poi possiedi anche i giornali e una tv Va detto però che Cairo compare a giorni alterni sul Corriere per le ragioni più svariate.
URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI
Scenari politici, il 12 luglio ("Tajani: Cairo? Lo vedrei bene in politica"). Scenari televisivi, l' 11 luglio ("La7 squadra vincente/ L' editore Cairo: con 3.621 ore di informazione superiamo le altre reti, ascolti in costante aumento"). Scenari editoriali, il 4 luglio ("F celebra 7 anni di successi/ Cairo: settimanale in crescita perché sta al passo con i tempi").
urbano cairo foto mezzelani gmt007
Anche quando il soggetto non è Cairo, si parla di Cairo.
Così il Corsera il 10 luglio intervista Massimo Giletti, il presentatore di Non è l' arena: "Resto a La7, qui c' è più libertà". La foto di Giletti? Insieme a Cairo. Il passaggio cruciale?
"Per fare bene il nostro lavoro serve una condizione: la libertà. Cairo me la garantisce, è un editore puro".
TAJANI GLI DÀ IL VIA LIBERA E LO SCORTA IN REDAZIONE
Pietrangelo Buttafuoco per il Fatto Quotidiano
Corsi e ricorsi storici.
Da Arcore a Cairo, il dato è tratto.
È più che possibile l' ingresso in politica del presidente di Rcs Urbano Cairo. Il proprietario del Corriere della Sera e de La7 scalda i motori. Antonio Tajani, ancora due giorni fa, intervistato da Radio 24 ne auspica la discesa in campo. Giovanni Toti, coordinatore nazionale di Forza Italia, sogna di poterlo sfidare alle primarie del centrodestra e - insomma - il dato è tratto.
Alea iacta est! pronuncia con tono solenne Urbano Cairo mentre - a cavacecio su Joe Severgnini - varca la soglia della Sala Albertini in via Solferino a Milano.
berlusconi cairo
Cairo, accompagnato da Antonio Tajani, ai giornalisti lì riuniti in assemblea dice: "Da oggi il Corriere deve fare la politica della mia politica".
SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI
Sono sempre corsi e ricorsi storici, ai cronisti di solida memoria sembra di tornare all' 8 gennaio 1994 quando Silvio Berlusconi, accompagnato da Antonio Tajani, entra in assemblea per arringare i redattori del Giornale e Lucianino Fontana, nel solco di Indro Montanelli, non può che dire: "Urbano, sei il proprietario di questo giornale, ma io - direttore - ne sono il padrone; questo fu il patto tra noi due!".
Corsi e ricorsi storici.
urbano cairo silvio berlusconi
La notizia della discesa in campo dell' Editore arriva anche a La7. Il discorso di Cairo è fin troppo chiaro. E vale per gli uni come per gli altri, carta stampata e tivù: se si vogliono più quattrini nella busta-paga non c' è che da mettersi al servizio di un interesse politico ora che Urbano s' è deciso di scendere in lizza. Zoro, infatti, mobilita immediatamente una feroce satira: "Corro in casa in tutta fretta, c' è un contratto che mi aspetta!".
Corsi e ricorsi storici.
La risposta del Giornale fu di 35 lettere di dimissioni. La spaccatura delle firme di via Solferino è perfino più drammatica. Da un lato c' è Fontana, dall' altro tutti gli altri. Severgnini, da par suo, pur con Cairo sulle spalle redige un secco programma: sostituire il reddito di cittadinanza con buoni taxi per la tratta Milano-Crema, in modo da consentire a tutti di scoprire la bellezza del paese natale di Joe.
Corsi e ricorsi. Da Arcore a Cairo, il dato è tratto.
urbano cairo silvio berlusconi
Fed Fubini chiede e ottiene dall' editore l' abolizione dell' ordine dei giornalisti, ma cade in un' infida trappola: viene intercettato mentre tratta con la Trojka e con George Soros una ricca tranche di finanziamenti occulti al nuovo movimento, sottratti alle esose quote dell' ordine.
Corsi e ricorsi storici.
Massimo Gramellini, novello Lucio Presta, impone con calabra spietatezza la moglie Simona Sparaco, erede naturale di Paola Perego, come scrittrice della nuova era, in ben più importanti destinazioni: non più alla Stampa ma direttamente alla Gazzetta Ufficiale dello Stato e nei lussuosi Meridiani Mondadori, prossima a succedere a Grazia Deledda tra le italiane del Nobel per la letteratura.
Corsi e ricorsi. Da Arcore a Cairo, il dado è proprio tratto. E a proposito di Sardegna, la tradizione dell' Unità - il quotidiano fondato da Antonio Gramsci - grazie a Cairo s' invera nelle paginate redatte da Walter Veltroni. Il già leader del centrosinistra, con le sue interviste, ha certamente fatto del Corriere il techetechetè del Pci ma appunto in attesa della nuova stagione autunnale, pronto a sostenere Zoro che a sua volta sostiene Cairo nella nuova avventura: "Saremo i tuoi Emilio Fede!".
urbano cairo lilli gruber michele santoro
Corsi e ricorsi. Il Corriere si spacca. Fontana, a eccezione dell' asinello mascotte di via Solferino, resta solo e i candidati alla sua eredità si schierano con Cairo. E sempre a proposito di Sardegna, Antonio Polito è investito della guida della Brigata Sassari e ne muta il nome in Brigata Castellammare di Stabia e cambia anche l' inno della brigata: non più Dimonios ma 'O Surdato 'nnamorato.
Corsi e ricorsi. Aldo Cazzullo, manco a dirlo, ottiene il comando dei Lancieri di Montebello. E come Berlusconi schierava questi ultimi per ricevere Paolo Bonolis così Cazzullo li fa sfilare in onore di Myrta Merlino mentre Lilli Gruber, va da sé, si aggiudica i Corazzieri perché nella naturale conseguenza delle cose - a scadenza naturale del settennato di Sergio Mattarella - diventa Capo dello Stato.
mancini cairo gravina
Corsi e ricorsi. Barbara Stefanelli ottiene che il Tempo delle donne diventi festa nazionale e la 27ª ora - la declinazione al femminile di via Solferino - sostituisce il 25 aprile come momento di rieducazione del maschio italico, con deportazione in appositi campi di Vittorio Sgarbi, Giuseppe Cruciani, Fulvio Collovati e Lando Buzzanca, costretti a rivedere in ginocchio sui ceci le partite delle Azzurre al Mondiale di calcio delle femmine. Da Arcore a Cairo, è tutto.
URBANO CAIRO E GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE URBANO CAIRO
URBANO CAIRO NELLA PUBBLICITA' DI AMART SUL CORRIERE DELLA SERA vialli cairo urbano cairo foto mezzelani gmt008 PIETRANGELO BUTTAFUOCO URBANO CAIRO superga cairo urbano cairo (3) urbano cairo foto mezzelani gmt005 urbano cairo marco tronchetti provera urbano cairo marco tronchetti provera (2) urbano cairo urbano cairo foto mezzelani gmt006 cairo andrea agnelli