Anne Charlotte per Les InRocks
spot maschere facciali al latte
Storicamente non c’è traccia dell’eiaculazione facciale. Né nel Kama Sutra, né nella letteratura erotica cinese, né sugli espliciti muri di Pompei. Non vuol dire che in passato non si praticasse, ma che non faceva parte della norma. I primi scritti che la evocano sono del Marchese De Sade, ma la pratica è diventata corrente solo nel momento in cui è stata mostrata, cioè con la pornografia hardcore degli anni ’70, che si opponeva al softocore in cui gli atti sessuali erano simulati.
L’eiaculazione facciale è la visione del godimento estetizzata dall’industria del porno, anche chiamata “moneyshot”, in quanto punto culminante del film che dà luogo alla remunerazione dell’attore o dell’attrice. E’ la profanazione del viso del partner, la parte nobile del corpo, simbolo di intelligenza, eloquenza, bellezza. La eiaculazione facciale fa da legame fra l’orgasmo e l’attrice, avvicinandoli. Lo sguardo dell’attrice è fondamentale per lo spettatore, che, per mimetismo, si ritrova spesso a godere nello stesso istante dell’attore.
eiaculazione facciale simulata con latte
La figura è stata imposta dal porno negli anni ’90, quando diventa visibile, potente, esce dalla vagina. Era una trasgressione che si viveva per procura, quasi assente dalla vita sessuale di tutti i giorni. In genere, sul set, si ricorre a pompette riempite di liquido affinché ce ne sia il più possibile. E’ la messa in scena dell’orgasmo maschile feticizzato, spettacolare e che segna la fine del rapporto.
gisele nello spot che riprende i codici del porno
La pratica è in aumento ed è la prova, se ne fosse ancora bisogno, che il porno on line influisce direttamente sulle nostre vite sessuali. Ci si chiede se ormai il porno rappresenti la nostra sessualità o la determini, visto che qualsiasi adolescente ritiene “normale” qualsiasi cosa trovi su Wikipedia o sui siti per adulti. L’industria del porno normalizza cose che non erano popolari fino a cinquant’anni fa. Il visuale ha sostituito l’immaginario.
L’estetica dell’eiaculazione facciale si è infiltrata ovunque, dai video alle riviste. E’ normale che la pubblicità si appropri dei codici del porno per attirare l’attenzione. Perché siamo attratti da una pratica che disgusta ancora gran parte delle persone? La razionalità a volte deve affrontare tendenze che non funzionano secondo la morale. Oggi la pornografia è onnipresente e modifica i nostri riti erotici.
kim kardashian nel video milf
eiaculazione facciale resa normale dal porno
Secondo alcuni sessuologi, l’eiaculazione facciale è più apprezzata di quella sul seno e sui glutei perché manda un messaggio di dominazione. Fluido di riproduzione, lo sperma rappresenta il potere. L’uomo è fiero del suo seme, è questo che viene glorificato e sublimato nei porno. L’uomo gode e poi contempla il suo seme. E’ dominazione iscritta sul corpo del sottomesso, umiliazione femminile, e la donna in genere non ne trae godimento personale. E’ semplice imitazione del porno.
Le alternative femminili dell’eiaculazione facciale sono lo “squirting” e il “face-sitting”. Tutte le donne possono eiaculare, ma non sanno come farlo, secondo la pornostar Anna Polina. Un’informazione che fa ben sperare le donne che vogliono restituire il favore.