SIMONE PAFUNDI
Claudio Savelli per “Libero quotidiano”
Chi è Simone Pafundi ma, soprattutto, perché Roberto Mancini convoca un sedicenne in Nazionale maggiore? È un segnale: premiarne uno per educarne dieci, cento, mille. Il ct, così, ricorda di essere vigile anche sui talenti primordiali, nonostante tra gli altri selezionati per le dolorose - ma non per questo inutili - amichevoli contro Albania (domani) e Austria (domenica) ci siano il 35enne Bonucci e il 34enne Acerbi.
SIMONE PAFUNDI
D'altronde qui si fa l'Italia per il futuro, che non è solo Euro 2024 bensì anche e soprattutto il Mondiale 2026, a cui sarebbe il caso di qualificarsi. In quel momento, Pafundi avrà 20 anni, sarà giovane ma non più giovanissimo come invece è oggi. E magari, chissà, avrà già l'Italia costruita attorno a sé.
SIMONE PAFUNDI
Friulano di Monfalcone dal sangue napoletano, c'è chi lo paragona a Maradona. Lo fanno ad Udine, dove gioca, considerando che a Napoli e in casa Pafundi (i genitori sono partenopei) l'accostamento è lesa maestà. Ricorda il Diez per via dei 164 centimetri di altezza, dei muscoli (già) d'acciaio, del fatato mancino e del ruolo, trequartista di quelli che non ne fanno più.
SIMONE PAFUNDI
RAGAZZO "SPECIALE"
Nell'Udinese ha esordito nell'ultima giornata dello scorso campionato contro la Salernitana, 22' di gloria concessi da mister Cioffi. Quest' anno si sta allenando in prima squadra ma gioca in Primavera: 10 presenze tra campionato e Coppa Italia con 3 gol e 6 assist. Quanto basta per conquistare la chiamata in Nazionale, dopo la prima valutazione nello stage di maggio e le gare dell'Under 17 di Corradi viste dal Mancio in persona.
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Il ragazzo è considerato "speciale" da chiunque l'abbia visto giocare. Ecco il possibile effetto collaterale: l'eccesso di aspettative. Per evitare contraccolpi, Mancini difficilmente lo farà giocare: l'obiettivo è vederlo da vicino e proteggerlo.
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Diverso il discorso per gli altri under 20 della rosa azzurra, già svezzati ai massimi livelli: Gnonto (19) torna in Nazionale per togliersi la ruggine (solo 127' finora con il Leeds) mentre Scalvini, 19enne tra un mese, arriva con 8 gare da titolare in A su 15 e l'etichetta di nuovo Bastoni (23). Stessa età e percorso per Miretti, titolare nel 45% di partite giocate dalla Juve che, assieme a 21enni Fagioli e Ricci del Torino costituisce l'ipotetica mediana del futuro: un avviso, ma anche un supporto, ai titolari designati per questo dittico di partite Barella-Tonali-Verratti.
simone pafundi
La rinuncia causa acciacchi di Cristante e Frattesi al doppio impegno (tornati a casa da Coverciano assieme a Scamacca) apre le porte ai nuovi volti del centrocampo azzurro. Quella di Toloi e Emerson ringiovanisce una difesa in cui il cambiamento è più osteggiato: al loro posto, infatti, Mancini ha chiamato per la prima volta Parisi (22 anni), terzino sinistro dell'Empoli, che nel 2018 debuttava in serie D, tutt' altro percorso rispetto al classico schema "giovanili più prestiti a oltranza". In questo senso fa ben sperare che 12 azzurri su 27 a disposizione siano under 23 e che l'età media della rosa sia scesa a 24,6 anni: perfetta per giocare queste apparentemente inutili amichevoli e, soprattutto, i prossimi Mondiali.
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