Giovanni L. Montanino per “Libero Quotidiano”
uan bonolis manuela
Uan, come mai non vai più in televisione?
«I tempi sono cambiati e la tv non entra più come prima nelle case delle persone.
Mi arrivano ancora tante, tantissime letterine di ex bambini, cui io sono molto legato. Anche loro mi domandano perché non vado in video; qualcuno pensa che io non ne abbia voglia, ma non è così. Dovrei fare Youtube, non so nemmeno come si pronunci! Insomma, Manu dice che ci sono strumenti nuovi da imparare a usare: a me andrebbe farmi conoscere dai bimbi di oggi, ma loro sono troppo impegnati tra computer, smartphone e tablet. Io faccio confusione».
E la Manu ti aiuta?
«Sì, lei però dice che non bisogna esagerare con computer e telefonini. Altrimenti si dimenticano i compiti per la scuola e altre cose importanti».
Non ti scoccia rimanere piccolo?
«No, affatto: io sono contento. Non è mica una malattia, come quella roba che dicono di Peter Pan! Vedo la Manu, che non è diventata vecchia vecchissima come Piolo, ma è cresciuta: tutta preoccupata e di corsa; ha tante responsabilità. Io, invece, sto benone».
UAN BONOLIS MANUELA
Ti propongono mai di tornare in televisione?
«Mi dicono che oggi esiste una cosa che tu puoi domandare alla tv (tv on demand, ndr). Chi lo sa! Prima esisteva appena il telecomando. Intanto, io studio delle cose che ho scritto. Poi magari torno, chissà».
Te li ricordi, Uan, gli anni di Bim Bum Bam?
«Sono stati bellissimi e divertenti. Ci siamo inventati tante avventure! La Tele-Uanela (parodia delle telenovelas, ndr), oppure Uanathan (versione giocosa del programma di viaggi e avventure Jonathan, presentato da Ambrogio Fogar, ndr). Abbiamo fatto anche la ricerca di Babbo Natale e poi, con un regista bravo bravissimo di nome Stefano Vicario, Ombre Rosa ambientato nel Far West, dove c' era anche la Uanina".
Come ti sembrano i bambini di oggi?
UAN 1
«Più veloci: i grandi dicono precoci. Per forza: oggi ci sono meno cartoni animati e al loro posto esistono i videogame».
E che bambino sei tu?
«Sono sempre un discolo e un brighella. Faccio tanti capricci, ma alla fine ubbidisco: non dico mai parolacce, non rispondo male, mi lavo le orecchie e quando mi dicono di andare a letto ci vado».
Quindi niente carbone dalla Befana?
UAN BONOLIS
«Niente! Né da Babbo Natale, né da quella vecchia vecchissima della Befana.
UAN
Il carbone è nero: farei un disastro col mio pelo rosa!».