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    ULTIMO GIALLO A ZAGAROLO – LE TRAME DI TARALLO PER METTERE LE MANI SULL’EREDITA’ DA 5 MLN € DEL COMPAGNO TEODOSIO LOSITO, MORTO SUICIDA NEL 2019 – I PRIMI SOSPETTI LI HA SOLLEVATI IL FRATELLO DELLA VITTIMA: “TEODOSIO VOLEVA LASICARE TUTTO ALLA NIPOTE. IL SIGNOR TARALLO, COME MI VIDE IL GIORNO DEL DECESSO DI MIO FRATELLO, MI DISSE SUBITO DI ESSERE L'EREDE UNIVERSALE. CI RIMASI MALE PERCHÉ LUI MI DISSE CIÒ SENZA NEANCHE FARMI VEDERE MIO FRATELLO MORTO” – IL PM: "IL TESTAMENTO VENNE FALSIFICATO PER ESCLUDERE I SUOI PARENTI"


     
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    Andrea Ossino per la Repubblica - Roma

     

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    Un piano ben preciso, ideato appositamente per accaparrarsi « i beni del signor Teodosio Losito». È questo il sospetto dei magistrati che indagano sulla morte dello sceneggiatore suicidatosi nel gennaio 2019. Un'ipotesi supportata, secondo le accuse, da diversi elementi e nata in seguito all'analisi delle chat di Alberto Tarallo. Prima i sospetti del fratello della vittima, poi le parole pronunciate dagli attori della scuderia della Ares Film e infine le chat carpite dal cellulare del patron della casa cinematografica.

     

    Sono diversi gli elementi in mano agli investigatori che hanno sequestrato l'eredità da 5 milioni di euro di cui, secondo le indagini, si sarebbe impadronito Tarallo, falsificando il testamento del suo compagno Teodosio Losito. L'analisi dei messaggi inviati e ricevuti da Tarallo ha permesso alla guardia di finanza di capire che l'indagato era molto interessato ai problemi di salute di Rosalinda Cannavò, in arte Adua del Vesco, che tuttavia accusa Tarallo di essere la causa della sua anoressia.

     

    ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

    Le chat ridimensionano anche i timori di Gabriel Garko, che interrogato ha attribuito a Tarallo le ragioni dei dissidi tra lui e Losito. Ma quelle conversazioni che allontanano dall'indagato alcuni sospetti, spingono gli investigatori verso un'accusa ben precisa: « Appare evidente, alla luce delle indagini svolte e degli elementi emersi dalla relazione del consulente tecnico - si legge nell'informativa - come signor Alberto Tarallo, nel corso degli anni, si sia prodigato per mettere in atto l'unico disegno criminoso volte all'acquisizione dei beni del signor Teodosio Losito, al fine di escludere dall'asse ereditario la famiglia del defunto».

     

    teodosio losito teodosio losito

    I primi sospetti li ha sollevati il fratello della vittima: « Il signor Tarallo, come mi vide il giorno del decesso di mio fratello, mi disse subito di essere l'erede universale e di tale frase ci rimasi male perché lui mi disse ciò senza neanche farmi vedere mio fratello morto», ha raccontato Giuseppe Losito al pm Carlo Villani. Tarallo era molto interessato al denaro.

     

    Lo rivelano le conversazioni tra l'indagato e un numero intestato a un'utenza maltese: «Tarallo, successivamente alla morte del compagno, è stato interessato agli eventuali introiti derivanti dalle attività che Losito aveva messo in piedi durante la sua vita, come nel caso della pubblicazione del romanzo scritto dal defunto quando era ancora in vita oppure dalla possibilità di ottenere guadagno della denuncia per diffamazione effettuata dopo l'uscita dello scandalo mediatico 'Ares Gate'», scrive la finanza ritenendo che le chat sono la « conferma del mero interesse economico da parte del signor Alberto Tarallo » .

    gabriel garko adua del vesco gabriel garko adua del vesco

     

    Tutte accuse che gli avvocati dell'indagato respingono. Per questo motivo, forti di una perizia che confermerebbe l'autenticità del testamento, hanno fatto ricorso al tribunale del Riesame.

     

     

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