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    UN AGENTE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA HA TENTATO DI INTRODURRE NEL CARCERE DI SECONDIGLIANO, DOVE PRESTAVA SERVIZIO, 800 GRAMMI DI HASHISH NASCOSTI IN UNA SORTA DI PANCIERA MA È STATO SCOPERTO E ARRESTATO DAI SUOI COLLEGHI - DOPO L'ARRESTO IL POLIZIOTTO È STATO TRASFERITO NEL CARCERE MILITARE CASERTANO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE…


     
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    (ANSA) - NAPOLI, 18 OTT - Nascosti in una sorta di panciera un agente della polizia penitenziaria ha tentato di introdurre nel carcere dove prestava servizio ben 800 grammi di hashish ma è stato scoperto e arrestato dai suoi colleghi. È successo qualche giorno fa nella casa circondariale di Secondigliano, a Napoli. Dopo l'arresto il poliziotto è stato trasferito nel carcere militare casertano di Santa Maria Capua Vetere.

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    "Ci congratuliamo con i nostri colleghi della penitenziaria per l' arresto dell'agente infedele", commentano il presidente dell'Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, per i quali fatti del genere "non dovrebbero mai accadere: chi si rende protagonista di questi episodi deve essere prontamente intercettato e allontanato, perché non degno di indossare la nostra uniforme".

     

    HASHISH HASHISH

    "La polizia penitenziaria - ricordano i due sindacalisti - è un'istituzione sana, che crede fortemente nei valori democratici. Il tradimento della fiducia riposta dallo Stato, dalla direzione del carcere e dai suoi colleghi è un fatto doloroso. Proprio per questo motivo rivolgiamo un apprezzamento al personale di polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano che, tra mille difficoltà quotidiane, assolve alla mission istituzionale che la Legge e la Costituzione ci ha affidato, riuscendo a garantire l'ordine e la sicurezza interna e il rispetto della legalità".

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