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    TUTTE LE STRADE PORTANO AL ROAMING - UN AGENTE IMMOBILIARE VENEZIANO SI DIMENTICA DI DISABILITARE IL ROAMING DEL TELEFONINO DURANTE UN VIAGGIO IN SUD AMERICA E AL RIENTRO A CASA SI TROVA UNA BOLLETTA DA INFARTO DI 16MILA EURO - PER LA SOCIETÀ DI TELEFONIA NON CI SONO ERRORI MENTRE IL MALCAPITATO, CHE SOSTIENE DI AVER USATO IL TELEFONO SOLO PER 4 ORE, SI È RIVOLTO A UN'ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI…


     
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    Andrea Pegoraro per www.ilgiornale.it

     

    Ha lasciato internet acceso per 4 ore durante un viaggio all’estero dimenticandosi di spegnere la linea e si è visto recapitare dalla Tim una bolletta record da 16 mila euro.

    ROAMING ROAMING

    Questa brutta avventura è successa al titolare di una agenzia immobiliare del centro storico veneziano.

     

    Come riporta La Nuova Venezia, l’ingente fattura gli è arrivata recentemente e si riferisce al mancato spegnimento della rete internet durante una trasferta di lavoro in Sud America avvenuto fra gennaio e febbraio del 2019. Il titolare dell’agenzia ha raccontato che la sua svista è durata solo quattro ore ma gli è costata davvero cara. Quindi ha deciso di rivolgersi all’ufficio legale di Adico (Associazione difesa consumatori), tramite il quale ha contattato l'operatore contestando in toto la bolletta.

     

    ROAMING ROAMING

    Carlo Garofolini, presidente di Adico, spiega che l’associazione ha chiesto alla Tim se davvero la fattura sia stata inviata dalla loro società perché “esistono differenti grafiche rispetto alle precedenti comunicazioni. In ogni caso - continua - abbiamo già contestato la somma richiesta, del tutto sproporzionata e al limite dell’assurdo”.

     

    Adico ha fatto presente che, a causa di questo disguido, la linea telefonica del titolare ha subito un’interruzione di tre ore che ha causato un notevole disservizio alla sua società. “In pratica - conclude Garofolini - invochiamo maggiori informazioni sulla fattura nonché il suo annullamento dato che la cifra richiesta non trova giustificazione alcuna”.

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