decollo e atterraggio del falcon 9 in uno scatto a lunga esposizione
Un altro piccolo balzo nello spazio per l'umanità è stato compiuto dalla storica base Nasa di Cape Canaveral. Dopo il fallimento del 28 giugno, il veicolo di rifornimento spaziale riutilizzabile SpaceX «Falcon 9» è riuscito nell'impresa di decollare, portare in orbita un carico utile di 11 satelliti, ed il suo primo stadio - una novità assoluta - è riuscito ad atterrare integro e perfettamente in verticale alla base.
elon musk
Il razzo a due stadi, di cui al momento solo il primo è recuperabile e riutilizzabile in teoria all'infinito, è decollato alle 20,29 ora della Flordia (le 2,29 ora italiana). Dopo pochi minuti il primo stadio, spinto da 9 motori Merlin, è rientrato ed è atterrato in verticale in uno spiazzo d'atterraggio a 10 chilometri di distanza da Cape Canaveral.
Per la compagnaia Space Exploration Technologies, fondata dal visionario magnate sudraficano Elon Musk, il proprietario delle auto di lusso elettriche Tesla, si tratta di un grande successo.
il falcon 9 torna a cape canaveral
Se confermerà la sua affidabilità il Falcon 9 (per cui è allo studio anche la possibilità di recuperare il secondo stadio, quello su cui è montato il carico utile) potrà aspirare a diventare il mulo di rifornomento della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) che al momento deve contare solo sugli antiquati ma affidabili russi Soyuz.
il decollo visto da coca beach
Poche settimane fa la Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, è riuscita in una missione simile con la differenza però che il lancio del vettore non ha raggiunto la quota orbitale.
il decollo del falcon 9
Il Falcon 9 è un lanciatore a razzo progettato e costruito dalla Space Exploration Technologies (SpaceX). È in grado di trasportare 13.150 kg di carico utile in orbita terrestre bassa (LEO), e 4.850 kg in orbita di trasferimento geostazionaria (GTO).
le congratulazioni di jeff bezos lo spazio filmato dal falcon 9
Falcon 9 è composto da due stadi, entrambi spinti da motori Merlin a ossigeno liquido e RP-1. La caratteristica più innovativa in assoluto nel campo del trasporto in orbita è la possibilità di riutilizzo che consente di di abbassare radicalmente il costo di ogni lancio. Finora ogni razzo può essere utilizzato per un solo volo, in quanto si distrugge ritornando sulla Terra. Questo porta a costi elevatissimi, che l'azienda californiana vuole abbattere.
spacex falcon 9
Per questo il primo stadio del Falcon 9 è riutilizzabile: dopo il distacco, infatti, scende in caduta libera in un primo tempo, poi accende nuovamente i motori frenando bruscamente la caduta e atterra in piedi, estendendo quattro zampe retrattili, su di una zattera predisposta nell'Oceano Atlantico.
spacex falcon 9 cape canaveral
La riutilizzabilità del secondo stadio presenta più difficoltà, data l'altitudine da cui viene lasciato cadere, che lo costringono ad un vero e proprio rientro atmosferico. Questo comporta che il secondo stadio dovrà essere dotato di uno scudo termico completo, oltre ai sistemi di comunicazione e di propulsione per gestire il rientro. Entrambi gli stadi, comunque, sono stati progettati per renderli resistenti all'acqua marina e agli impatti.
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