Estratto dell’articolo di Monica Serra per www.lastampa.it
DIMITRI KUNZ - DANIELA SANTANCHE
Un’altra delle società del gruppo bio gestito dalla ministra al Turismo Daniela Santanchè e dall’ex compagno Canio Mazzaro fino alla fine del 2021 rischia di affondare. Dopo il fallimento di Ki group srl e di Biofood, l’Agenzia delle entrate si è infatti rivolta al Tribunale di Milano per chiedere l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale (il vecchio fallimento) anche di Ki group holding spa, indebitata col Fisco per oltre 400 mila euro.
Il tutto mentre, nel più stretto riserbo, la procura guidata da Marcello Viola continua a indagare sulla gestione del piccolo gioiellino del bio, che per l’ipotesi dell’accusa sarebbe finito in ginocchio proprio in seguito alla gestione dell’imprenditrice di Fratelli d’Italia con l’ex compagno. E con il rischio che, questa volta, dopo il fallimento di diverse società del gruppo, i pm possano valutare l’ipotesi di bancarotta, esclusa, invece, nel processo per falso in bilancio sul caso Visibilia.
DANIELA SANTANCHE
L’istanza, firmata dall’avvocato Carlo Dall’Asta del foro di Brescia, è stata depositata martedì. Già i pm Marina Gravina e Luigi Luzi avevano provato a chiedere al Tribunale il fallimento di gruppo.
Alla fine, la Holding - di cui Santanchè è stata presidente del cda fino all’approvazione del bilancio del dicembre 2021 - era riuscita a spuntare la composizione negoziata della crisi e le misure di protezione.
Evidentemente, però, il percorso con l’esperto nominato dalla Camera di Commercio per agevolare le trattative con i creditori non ha portato a un risanamento dell’azienda e anche gli avvocati che l’avevano assistita in sede civile hanno deciso di rinunciare all’incarico una settimana fa.
daniela santanche
L’iniziativa della sezione Riscossione dell’Agenzia delle entrate, che vanta crediti per 414.954 mila euro, potrebbe rappresentare il colpo di grazia per la società, da tempo in grave crisi economica.
[…] Dopo aver tentato le altre strade che non hanno portato a nulla, l’Agenzia ha deciso di rivolgersi al Tribunale per via dello «stato di insolvenza della società» che non è stata «in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni, come dimostra la decadenza dal beneficio della rateazione per inadempimento e l’esito negativo dei pignoramenti sinora eseguiti». […]
Ora si riparte da zero e il rischio di fallimento è sempre più imminente. Qualche novità potrebbe affacciarsi già nel corso della prossima udienza del 14 novembre, in cui si discuteranno le sorti di Bioera.
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