pietro valsecchi
Marco Imarisio per il Corriere della Sera
Cominciamo dalle reazioni. «Ma non ci posso credere». A Giorgia Galassi hanno detto che per mettere distanza tra sé e l' hotel Rigopiano doveva andare in vacanza. La studentessa universitaria estratta viva dalle macerie dopo 58 ore risponde dalla Svizzera. «Premesso che non lo guarderei, mi sembra prematuro. Se proprio vuoi fare un film sarebbe il caso di lasciar passare un po' di tempo».
HOTEL RIGOPIANO
Giampiero Parete ha vissuto quelle 58 ore in bilico tra disperazione e speranza. Lui si era salvato, sua moglie e i suoi bambini non si sapeva. Poi li hanno tirati fuori, e stavano tutti bene. Erano tra i pochi che potevano dirlo, e quasi si vergognavano della loro buona sorte. «Ma lo possono fare? Non si può impedire?». Il cuoco che per primo diede l'allarme sta guidando verso il ristorante dove lavora, gestito da Quintino Marcella, l' uomo che ricevette il suo messaggio e avvisò la Prefettura, incontrando molte difficoltà ad essere preso sul serio.
Rigopiano
«Potrebbero anche lasciar perdere. A momenti non hanno manco fatto i funerali di tutte le vittime, e stiamo già a farci il film? Ci vuole rispetto e sensibilità, in certe cose». Queste sono le parole dei vivi. Quelle delle famiglie dei morti, lasciamo perdere. Succede a ogni grande storia di cronaca. Pietro Valsecchi, il produttore dei film di Checco Zalone, della serie Distretto di polizia , e di un lungo elenco di fiction ispirate appunto ai fatti di «nera», dai delitti della Uno bianca al sequestro Soffiantini fino alla strage di Nassiriya per tacer della mafia, chiama collaboratori e amici annunciando di volerne mettere in cantiere una nuova su quel che è appena accaduto.
rigopiano
Fa il suo mestiere. Agisce sull'onda emotiva suscitata dagli eventi in questione. La macchina poi si mette in moto e arriva a destinazione con tempi fisiologici, minimo 3-4 anni dai fatti. Come è normale che sia. Solo che questa volta l' annuncio di una fiction televisiva sulla tragedia dell' hotel Rigopiano è arrivato con un comunicato ufficiale, trasformando una ipotesi di lavoro in una notizia ufficiale e ottenendo così una discreta ricaduta pubblicitaria.
HOTEL RIGOPIANO
piersilvio valsecchi
Il produttore dice che coinvolgerà nel progetto superstiti, familiari delle vittime, soccorritori. Assicura che lo fa per una idea di cinema militante, per sete di verità, e chi siamo noi per dubitare delle buone intenzioni. La scelta di aver reso pubblica l'iniziativa, con tanto di puntate, quattro, loro durata, 50 minuti l' una, e titolo provvisorio, La valanga , risponde forse alla necessità di mettere per primo il cappello su «quelle giornate che abbiamo vissuto tutti con emozione e partecipazione» ma presenta anche un notevole problema di opportunità. Valsecchi ha ragione quando afferma che i tempi sono cambiati e viviamo in un Paese dalla memoria corta. Dovrebbe però ricordare che non è ancora trascorso un mese. Sono morte 29 persone, sotto quella valanga.
L' inchiesta sul disastro è appena cominciata. «Mi sembra che ci sia un problema di buon gusto». La sintesi migliore è di Alessio Feniello. Ieri pomeriggio è andato al Rigopiano per lasciare un mazzo di fiori dove è morto suo figlio Stefano. Lo hanno fermato a trecento metri di distanza. L' hotel è ancora sotto sequestro. Si può fare tutto. Ma era troppo presto, almeno per dirlo.
GIORGIA GALASSI E VINCENZO FORTI - SOPRAVVISSUTI ALLA SLAVINA AL RIGOPIANO RIGOPIANO RIFUGIO hotel rigopiano prima della slavina i soccorsi all hotel rigopiano 1 i soccorsi all hotel rigopiano 11 i soccorsi all hotel rigopiano 3 i soccorsi all hotel rigopiano 5 giorgia galassi vincenzo forti hotel rigopiano 1 hotel rigopiano prima della slavina 3 HOTEL CROLLATO - RIGOPIANO