Cristina Marconi per "Il Messaggero"
Davide Cameron con Lex Greensill
Si potrebbe chiamare «sindrome dell'ex premier» e consiste nella tentazione di andare a fare il lobbysta di alto bordo in situazioni che poi si rivelano scivolose.
L'ultimo a soccombere, in ordine di tempo, è stato David Cameron, che, dopo aver portato il Regno Unito fuori dall'Unione europea ed essersi dimesso subito dopo, è tornato alla ribalta delle cronache per aver cercato di usare i suoi contatti per aiutare il finanziere Lex Greensill, al centro di uno scandalo che sta scuotendo l'establishment britannico e di una crisi che si sta ripercuotendo sull'industria del paese.
scandalo Greensill per David Cameron
E ora il suo successore Boris Johnson ha deciso di aprire un'indagine «rapida e approfondita» sui tentativi di fare lobby sui membri del suo governo: messaggini al cancelliere Rishi Sunak, inviti per drink con il ministro della Salute Hancock, solo per fare due esempi.
gerhard schroeder e vladimir putin
GLI ALTRI
Soprattutto, si trova in buona compagnia: dall'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, che è andato a lavorare per Gazprom legando per sempre il suo nome ai russi, passando per l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, condannato a tre anni di carcere per aver cercato di corrompere un magistrato, fino a Matteo Renzi, che ha definito il principe saudita Mohamed bin Salman «un amico», sono molti gli ex capi di stato e di governo che, usciti dalle stanze del potere, si sono messi nei guai.
sarkozy
Anche nel caso di Cameron è spuntato il nome di bin Salman, con cui lui e Greensill sarebbero andati a fare un campeggio nel deserto dopo l'omicidio del giornalista Khashoggi.
D'altra parte, come nota The Economist, la carriera politica ai vertici, soprattutto quando finisce in un'età relativamente giovane, lascia un'abitudine al potere che va indirizzata in modo produttivo per il paese.
mohammed bin salman e matteo renzi il murale a roma
E in questo il caso Cameron rischia di passare alla storia: l'ex premier ha ottenuto una quota della società di Greensill, ex banchiere australiano ora sull'orlo della liquidazione, per diventarne consulente.
david cameron lex greensill
Se il progetto di quotazione fosse andato in porto, l'ex premier avrebbe guadagnato 70 milioni di sterline. Ed era proprio grazie a Cameron che Greensill era entrato a Downing Street nei primi anni Dieci per rendere più efficienti i pagamenti della pubblica amministrazione.
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