sorcio 1
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Dei topi delle dimensioni di un gatto sono diventati il fiore all'occhiello di un'organizzazione no-profit, la Apopo con sede in Tanzania, che ha trovato il modo di usare il loro straordinario fiuto per individuare mine antiuomo, sopravvissuti tra vittime di crolli o di calamità naturali, e ora anche per contrastare il traffico di animali selvatici, che in Africa non conosce sosta.
Lo riporta la Cnn. Con un valore stimato fino a 23 miliardi di dollari all'anno, il traffico illecito di animali selvatici è la quarta più grande industria di commercio illegale al mondo, dopo prodotti contraffatti, farmaci ed esseri umani. "La fauna selvatica è considerata una merce a basso rischio", afferma Crawford Allan, vicepresidente dei crimini contro la natura e della difesa delle politiche presso il WWF US, che ha oltre 30 anni di esperienza nel lavoro sui crimini contro la fauna selvatica.
sorcio 2
"Purtroppo, la criminalità organizzata sa che c'è un vero punto debole nei metodi di rilevamento di porti, scali marittimi e aeroporti, in particolare in Africa". I trafficanti mascherano i prodotti della fauna selvatica in molti modi, spiega. L'avorio, ad esempio, potrebbe essere tinto per sembrare legno, nascosto in carichi di prodotti agricoli o persino tagliato in pezzi a forma di barretta di cioccolato, ricoperto di cioccolato e avvolto in imballaggi, il tutto nel tentativo di sfuggire alle ispezioni visive e ai raggi X.
È qui che entrano in gioco i ratti e il loro naso prodigioso. Secondo una nuova ricerca condotta da Apopo e pubblicata su Frontiers in Conservation Science, i ratti sono stati addestrati con successo in una struttura di ricerca per fiutare zanne di elefante, corna di rinoceronte, squame di pangolino e acacia africana. Se i cani restano i migliori deterrenti per gli interventi in vaste aree, i ratti essendo "molto piccoli e agili", hanno la meglio in un container per spedizioni densamente affollato.
sorcio 7 il topo pronto ad essere scuoiato sorcio 5 sorcio 6 sorcio 8 sorcio 4 TOPO MORTO