Paolo Isaia per "www.lastampa.it"
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Quando i poliziotti si sono presentati a casa sua non ha esitato un istante: «Mi sono innamorato di lei», ha detto. «Lei», però, ha solamente 13 anni. Mentre lui ne ha 30. E per questo è stato indagato dalla Procura di Imperia per atti sessuali con minorenni al di sotto dei 14 anni.
La vicenda al centro dell’inchiesta si è consumata nel comprensorio ventimigliese, e coinvolge due atleti di una società sportiva. Che, ovviamente, gareggiano in categorie diverse. Secondo quanto ammesso dal trentenne, il suo affetto per la ragazzina si sarebbe sviluppato nel tempo, trasformandosi a poco a poco in amore. Nonostante i 17 anni di differenza, nonostante lui fosse sposato e con dei figli.
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Il rapporto sessuale sarebbe avvenuto durante una trasferta della società per un torneo. Ma la tredicenne e il trentenne non sarebbero riusciti a tenere nascosto quell’incontro: un dirigente avrebbe scoperto tutto. Decidendo però di rimanere in silenzio. E proprio per avere coperto quanto accaduto senza rivelarlo è stato anche lui indagato.
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La ragazza è riuscita a mantenere il suo segreto solo per alcuni mesi. Fino a quando non ha confessato quel rapporto alla madre, che ha subito denunciato il trentenne alla polizia. Gli investigatori del commissariato di Ventimiglia, su delega della Procura, hanno perquisito l’abitazione dell’uomo alla ricerca di prove della relazione, sequestrando computer e altri dispositivi e notificandogli un avviso di garanzia per atti sessuali con una minorenne sotto i 14 anni.
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È in quella occasione, con i poliziotti in casa, che il giovane avrebbe spiegato di essersi innamorato della giovane atleta. Affermando anche che il suo sentimento era contraccambiato.
La tredicenne, nei giorni scorsi, è stata sentita dal gip Paolo Luppi con la formula dell’incidente probatorio. Un’audizione protetta, alla presenza delle psicologhe, Patrizia Sciolla, nominata dal Tribunale, e Lucia Dattoli, quale consulente di parte incaricata dal difensore del trentenne.
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La famiglia della ragazza si è affidata all’avvocato Francesco Barbaro. Lei, alla fine, avrebbe ammesso davanti al giudice, e al sostituto procuratore Paola Marrali, di avere avuto un rapporto sessuale con il trentenne. Uno solo.
L’incidente probatorio non si è concluso, è stato rinviato a luglio al fine di valutare in maniera più approfondita le dichiarazioni della tredicenne.
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