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    O LO SMARTPHONE O LA VITA – UN BAMBINO DI DUE ANNI È ANNEGATO A SANTA SEVERA PERCHÉ LA BABY SITTER S’È DISTRATTA PER PARLARE AL TELEFONINO. ORA LA DONNA DI 50 ANNI POTREBBE ESSERE INDAGATA PER OMICIDIO COLPOSO – IL PICCOLO S’ERA AVVICINATO ALL'ACQUA CON IL SECCHIELLO IN MANO, POCO DOPO È STATO RECUPERATO DAI BAGNANTI PRIVO DI SENSI: INUTILI I SOCCORSI PER SALVARLO – A ROMA TRAGEDIA SFIORATA PER UNA BAMBINA DI QUATTRO ANNI CHE S'È SENTITA MALE IN UNA PISCINA DI UNA CENTRO ESTIVO PRIVATO…


     
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    Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

     

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    Si è allontanata per qualche minuto per parlare al telefonino, lasciando sotto l'ombrellone due fratellini piccoli. Un'assurda e fatale disattenzione alla base della tragedia costata la vita ieri pomeriggio a un bimbo di appena due anni, Francesco M., annegato in pochi centimetri d'acqua sulla spiaggia di Santa Severa, dopo essersi avvicinato alla riva con il secchiello in mano.

     

    I carabinieri della compagnia di Civitavecchia, coordinati dalla procura, hanno interrogato fino a tarda sera la donna alla quale i genitori avevano affidato i due bimbi, una 50enne, non assunta come baby sitter, che potrebbe essere denunciata per omicidio colposo: il piccolo, subito soccorso da alcuni frequentatori dello stabilimento Nuova Oasi sul lungomare Pyrgi, proprio al centro della località balneare, è stato intubato e trasportato d'urgenza in eliambulanza al Bambino Gesù di Palidoro, ma è deceduto durante il volo.

     

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    Sotto choc i genitori, residenti a Roma, e chi alle 15 si trovava al mare, dove c'erano Francesco insieme con la sorellina più grande di quattro anni, rimasta però a giocare con la sabbia. La 50enne avrebbe riferito agli investigatori dell'Arma di essersi alzata dal lettino solo per qualche istante e quando è tornata di non aver più trovato il piccolo, poi recuperato in acqua privo di sensi da altre persone, ma chi indaga sta cercando conferme con le testimonianze raccolte nel corso del pomeriggio per capire se la sua versione sia attendibile.

     

    A Roma invece tragedia sfiorata, con una bambina di quattro anni in prognosi riservata al Policlinico Gemelli dopo aver rischiato lunedì pomeriggio di annegare in una piscina prefabbricata installata all'interno della scuola privata Santissima Vergine in via Cassia, a Tomba di Nerone, gestita dalle suore Orsoline.

     

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    La piccola si trovava nel centro estivo organizzato all'interno della struttura scolastica quando si è sentita male ed è finita sul fondo della vasca. Alcuni addetti del centro si sono accorti di quello che accadeva dalle grida degli altri bimbi e l'hanno ripescata, cercando di rianimarla.

     

    La situazione all'inizio è apparsa molto delicata, con il 118 che ha trasportato d'urgenza la bambina in ospedale. Per fortuna i medici sono riusciti a salvarla e adesso non sarebbe più in pericolo di vita, anche se dovrà restare sotto osservazione ancora per qualche giorno.

     

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    I carabinieri della compagnia Trionfale hanno sequestrato la piscina e una parte del centro estivo che comunque ieri era aperto. Sentiti i responsabili della scuola e del centro stesso per capire se nel complesso fossero rispettate le misure di sicurezza e ci fosse un servizio di assistenza nella vasca.

     

    Non si esclude che nei prossimi giorni qualcuno possa essere iscritto sul registro degli indagati. La famiglia della bambina si è riservata di sporgere denuncia.

     

     

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