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    L’ULTIMA BATTAGLIA DI VITTORIONE! UN BASQUIAT DA 4 MILIONI DI EURO E’ AL CENTRO DI UNA DISPUTA LEGALE TRA CECCHI GORI, IL SUO AVVOCATO E L’EX MOGLIE RITA RUSIC – PER I GIUDICI VA DATO AL LEGALE MA IL QUADRO E’ SPARITO. NEL 2010 IL PRODUTTORE AVEVA SCELTO DI REGALARE IL BASQUIAT ALL’AVVOCATO CHE RICORDA: “VADO PER PRENDERLO ALLA RESIDENZA DI FAMIGLIA MA QUI INTERVIENE RITA RUSIC A FERMARMI: 'NON LO AVRAI MAI'”, DICE" - UNA FACILE PROFEZIA PERCHÉ…


     
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    Ilaria Sacchettoni per https://roma.corriere.it/ - Estratti

     

    VITTORIO CECCHI GORI RITA RUSIC VITTORIO CECCHI GORI RITA RUSIC

    Bellissimo e monumentale (supera i due metri di altezza) il quadro di Jean Michel Basquiat al centro della contesa risulta scomparso da quattordici anni. Motivo per cui, ora, l’esultanza del vincitore, l’avvocato Giovanni Nappi ex difensore del produttore Vittorio Cecchi Gori, di fronte alla decisione dei giudici della sedicesima sezione del Tribunale civile romano è venata da indubbia amarezza.

     

    Regalato, fatto sparire, quindi denunciato quale opera ottenuta con una «circonvenzione d’incapace» e poi ancora oggetto di una trattativa al ribasso («Restituiscimelo in cambio di 750mila euro» era la proposta del produttore) la storia di «Wine of Babylon» è complessa e curiosa.

     

    BASQUIAT WINE OF BABYLON BASQUIAT WINE OF BABYLON

    L'opera data come «pagamento» e il rifiuto di Rita Rusic

    I giudici lo assegnano di diritto a Nappi che però ha scarse possibilità di rivederlo a meno che i carabinieri ai quali ha denunciato la scomparsa non riescano a rintracciarlo. Tutto parte nel 2008 quando Nappi è reclutato quale esperto penalista da Cecchi Gori. L’avvocato lo segue per dieci anni addentrandosi in bancarotte e altre vicende processuali che lo vedono coinvolto:

     

    «In dieci anni di attività — sottolinea — ho seguito circa 180 contenziosi per lui». Il tempo scorre e nel 2010 il produttore sceglie di regalare il quadro gigante a Nappi quale compenso per la sua dedizione. Racconta Nappi: «Vado per prenderlo alla residenza di famiglia ma qui interviene Rita Rusic a fermarmi: “Non lo avrai mai” dice». Una facile profezia perché il quadro da quel momento sparisce. Tutti lo vogliono (o lo rivogliono) nessuno lo ha.

     

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    Nel 2018 il produttore denuncia l’avvocato per circonvenzione di incapace: rivuole il Basquiat. Troppo bello (e quotato) per rinunciarvi. La denuncia penale verrà archiviata ma la causa civile andrà avanti. Cecchi Gori reclama «Wine of Babylon». Rita Rusic lamenta la sua chiamata in causa per la mancata cessione dell’opera. E Nappi si ostina a far valere l’impegno del produttore nei propri confronti. Segue battaglia in aula fino alla decisione in favore del penalista (assistito dall’avvocata Maria Beatrice Bruni). Scrivono i giudici che «l’attore (Cecchi Gori, ndr) non allega nulla di concreto nè in ordine alle prestazioni effettuate e contestate dal convenuto nè sulle ragioni per le quali ritiene non proporzionato il compenso rispetto al valore del quadro». L’opera è stata pacificamente ceduta, secondo i giudici, a Nappi (...)

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